giovedì, Maggio 15, 2025

Bonus 83 euro in Busta paga. Sono Lordi o Netti?

La Legge di Bilancio 2025 introduce nuove agevolazioni fiscali per i lavoratori dipendenti, prevedendo benefici economici direttamente in busta paga. Il bonus si articola in due principali misure: un incentivo per i redditi fino a 20.000 euro e una detrazione di 1.000 euro annui per chi ha un reddito fino a 40.000 euro.

Bonus per redditi fino a 20.000 euro

Per i lavoratori con un reddito annuo lordo fino a 20.000 euro, è riconosciuta una somma che non concorre alla formazione del reddito imponibile. L’importo si calcola applicando le seguenti percentuali:

• Fino a 8.500 euro → 7,1%

• Da 8.501 a 15.000 euro → 5,3%

• Da 15.001 a 20.000 euro → 4,8%

L’importo spettante viene determinato sulla base del reddito annuo complessivo.

Bonus di 83,33 euro al mese per redditi fino a 40.000 euro

Per i lavoratori con un reddito annuo compreso tra 20.000 e 40.000 euro, è prevista un’ulteriore detrazione fiscale di 1.000 euro annui, che corrisponde a un importo netto di 83,33 euro al mese per dodici mesi. L’importo quindi è netto. Si tratta di una detrazione, quindi non ha tassazione.

Questa somma viene inserita direttamente nella parte centrale della busta paga, senza subire trattenute fiscali o contributive, esattamente come avviene per il trattamento integrativo di 100 euro già noto da diversi anni.

Come viene calcolata la Ulteriore detrazione?

• Per redditi da 20.000 fino a 32.000 euro → Detrazione piena di 1.000 euro (83,33 euro al mese)

• Per redditi tra 32.001 e 40.000 euro → Detrazione ridotta progressivamente fino ad azzerarsi

Chi eroga il Bonus?

Il bonus viene riconosciuto direttamente dal datore di lavoro, che lo inserisce in busta paga in qualità di sostituto d’imposta. L’importo è erogato in automatico, ma la spettanza viene verificata in sede di conguaglio fiscale (cioè alla fine dell’anno).

Se, in fase di conguaglio, il bonus risultasse non spettante, il lavoratore dovrà restituire l’importo ricevuto attraverso il modello 730 o la dichiarazione dei redditi.

Cosa succede in caso di errore?

Se il datore di lavoro eroga un importo superiore al dovuto, dovrà procedere al recupero in dieci rate mensili, ma solo se la somma da restituire supera 60 euro. Esattamente se come avviene per il trattamento integrativo.

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