Nel cedolino paga dei metalmeccanici iniziano a comparire le prime novità attese da mesi. In assenza del rinnovo del CCNL Industria Metalmeccanica alcune aziende stanno erogando acconti sui futuri aumenti contrattuali, per tamponare il blocco salariale. Il contratto di lavoro è scaduto il 30 giugno 2024 e dopo 5 mesi di negoziato si sta assistendo ad un lungo stop iniziato nel momento in cui i sindacati hanno ricevuto da Federmeccanica e Assistal quella che chiamano “contro-piattaforma”.
Una Busta Paga da 2.310 euro netti
Ecco un Cedolino paga di aprile 2025 di un saldatore, notiamo alcune particolarità:

Il lavoratore in questione, con qualifica di saldatore livello 3°S, ha percepito nel mese di aprile uno stipendio netto pari a 2.310,00 euro. L’importo lordo ammonta a 2.897,92 euro, a fronte di una retribuzione base oraria di 16,46543 euro per 160 ore lavorate. Si noti che al lavoratore è attribuito ancora il vecchio livello di inquadramento, il 3° Super, corrispondente all’attuale C1.
Tra le voci principali:
- Lavoro ordinario: €2.634,47
- Festività godute: €263,45
- Acconto su retribuzione: €100,00
Acconto futuri aumenti: primo segnale verso il nuovo contratto
Per la prima volta viene inserita in busta paga la voce “Acconto futuri aumenti” con un importo simbolico di €100,00. Si tratta di un’anticipazione – assorbibile – in attesa che venga definito l’aumento ufficiale nel rinnovo del contratto nazionale. Ma soprattutto in attesa del primo assorbimento che ci sarà a giugno, quando – in applicazione della clausola di garanzia – tutti i lavoratori cui si applica il CCNL avranno un aumento.
Le stime iniziali parlavano di 40 euro circa in più sui minimi (basato su una stima di un’IPCA NEI dell’1,9%). Ma le ultime previsioni ISTAT danno gli importi al ribasso.
In Busta paga la voce “Acconto futuri aumenti” non è automatica: le aziende decidono se applicarla o meno, spesso su pressione delle RSU o su base di accordi interni. Nel cedolino è codificata come codice 9999, insieme ad altre voci straordinarie come aumenti contrattuali o contributi aziendali.
Detrazioni, trattenute e IRPEF
Dal lordo complessivo vengono trattenuti:
- Contributi INPS: €266,33
- IRPEF netta: €421,12
- Altre trattenute (comprese addizionali): €688,00
Il netto mensile riflette anche una detrazione per lavoro dipendente di €241,47, che riduce il peso fiscale complessivo.