Il 23 maggio sarà una giornata di mobilitazione nazionale per gli operai e impiegati metalmeccanici. L’USB – Unione Sindacale di Base ha proclamato uno sciopero di 8 ore contro il nuovo modello contrattuale proposto da Federmeccanica, definito “un contratto truffa”.
Un contratto ESG che premia solo le imprese
La proposta di Federmeccanica ha un nome nuovo – “ESG”, sigla che richiama sostenibilità ambientale, sociale e di governance – ma per l’USB si tratta solo di. Nella sostanza, scrive il sindacato, “l’atteggiamento è da padronato di fine Ottocento”.
Federmeccanica propone:
- un bonus annuale di 700 euro lordi, ma solo per chi lavora in aziende con margini superiori al 10% e in crescita;
- la sostituzione degli scatti di anzianità con un “Elemento di Continuità Professionale”, che non garantisce aumenti reali;
- un aumento dei flexible benefits fino a 400 euro, vincolati a spese specifiche e totalmente detassati.
Per USB, è chiaro: “I soldi non ci sono mai, tranne quando si possono detassare completamente”.
L’IPCA al centro della protesta
Lo sciopero del 23 maggio è anche una denuncia contro l’uso del parametro IPCA depurato per gli aumenti salariali. Riferimento del CCNL Federmeccanica-Assistal e Fim-Fiom-Uilm e di tutti gli altri settori già dal 2010. Questo indice esclude i beni energetici importati – luce, gas, carburanti – proprio quelli che pesano di più sul carrello della spesa dei lavoratori.
“È un meccanismo truccato – accusa USB, sindacato che non ha firmato gli accordi sull’IPCA – costruito per risparmiare sui salari e proteggere i margini delle imprese, non i bisogni di chi lavora”.
Salari in caduta libera: i dati lo confermano
I numeri parlano chiaro. Secondo l’OCSE, tra il 2019 e il 2023 i salari reali in Italia sono crollati del 6,9%, il peggior dato tra tutti i Paesi avanzati. L’ILO conferma: l’Italia è tra i Paesi europei più colpiti dalla perdita di potere d’acquisto.
Non solo. USB denuncia che “i contratti nazionali, di rinnovo in rinnovo, hanno introdotto sanità e pensioni integrative private”, scaricando su ogni lavoratore il diritto alla salute e alla vecchiaia.
Sciopero per salari veri e orario ridotto
“Contro un contratto truffa, per salari veri, orario ridotto e pieni diritti per chi lavora”, scrive USB. L’appuntamento è per giovedì 23 maggio, in tutti gli stabilimenti metalmeccanici, con 8 ore di sciopero nazionale.