Dopo la pubblicazione della graduatoria provvisoria del 9 maggio 2025, IRFIS-FinSicilia ha avviato la fase dei controlli per il contributo una tantum destinato ai nuclei familiari in difficoltà.
Il beneficio, introdotto dalla legge regionale n. 28/2024, è rivolto a chi si trova in una situazione di grave disagio economico e sociale.
L’attesa ora è tutta per la graduatoria definitiva, prevista dal 19 maggio in poi, ma i controlli sono già iniziati e chi ha fatto domanda potrebbe essere contattato da IRFIS in qualunque momento.
Il 16 maggio si è svolto anche il sorteggio tra gli ex aequo, per risolvere i casi di parità nei punteggi in graduatoria, come previsto dal regolamento.
Chi rischia di perdere il contributo
IRFIS sta effettuando verifiche a campione su un numero minimo del 5% delle domande ricevute. I controlli riguardano la veridicità delle autodichiarazioni e la regolarità dei documenti presentati.
Tra gli elementi più delicati, oggetto di attenzione:
Anzianità di residenza in Sicilia
Per accedere al contributo, è necessario risultare residenti nell’isola da almeno 5 anni, in modo continuativo, cioè dal 20 novembre 2019.
Situazione economica: ISEE bassissimo
Il valore dell’ISEE 2025, calcolato sui redditi 2023, non deve superare i 5.000 euro. Qualsiasi scostamento potrebbe far scattare l’esclusione.
Nessun legame con criminalità o reati contro lo Stato
Sono esclusi automaticamente:
- I soggetti con misure di prevenzione definitive (come quelle previste dal Codice Antimafia);
- Chi ha riportato condanne irrevocabili per reati come associazione mafiosa (416-bis c.p.) o truffa ai danni dello Stato (640-bis c.p.).
Controlli in corso: possibile revoca e restituzione dei fondi
Se dai controlli emergono irregolarità, IRFIS avvia il procedimento di revoca del contributo, seguendo le procedure previste dalla normativa.
Il Comitato per la gestione del Fondo Sicilia dovrà deliberare ogni revoca, che verrà notificata all’interessato via PEC o raccomandata A/R.
Chi viene escluso dovrà restituire le somme percepite, con interessi legali calcolati dalla data di pagamento fino al rimborso.
Nessuna email o avviso informale: la pubblicazione sul sito IRFIS o la notifica formale valgono come comunicazione ufficiale.
In queste ore, dunque, le verifiche sono attive e potrebbero toccare chiunque abbia presentato domanda.