È stato siglato a Roma, nella sede della CNA nazionale, l’atteso rinnovo del contratto collettivo per il comparto dell’edilizia artigiana e delle piccole medie imprese.
Coinvolti oltre 400mila lavoratori e più di 50mila imprese attive nel settore delle costruzioni e degli impianti.
A firmare l’intesa sono stati i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil con le associazioni datoriali Anaepa Confartigianato, CNA Costruzioni, FIAE Casartigiani, Claai Costruzioni.
Aumento salariale di 178 euro per il primo livello
Il nuovo accordo stabilisce un incremento retributivo di 178 euro sui minimi tabellari al primo livello – parametro 100 del Manovale. Da riparametrare per tutti i livelli di inquadramento.
L’aumento riguarda tutte le principali figure professionali del settore: dai carpentieri agli installatori di impianti elettrici, idraulici e termotecnici, purché dipendenti di imprese edili, artigiane e piccole medie imprese.
Il valore dell’incremento è in linea con gli altri contratti collettivi recentemente rinnovati per l’edilizia, garantendo l’equità tra i diversi comparti.
La firma completa la stagione dei rinnovi contrattuali nel mondo delle costruzioni.
Nei mesi scorsi erano già stati rinnovati i CCNL dell’edilizia industria (ANCE), delle PMI edili (Confapi Aniem) e del comparto Cemento-Calce-Gesso.
Tutti i contratti hanno confermato l’obiettivo di un incremento dell’ordine del 18% sui minimi salariali.
Nasce il Fondo “Artigianato Qualificazione e Sviluppo”
Una delle novità più rilevanti del rinnovo è l’istituzione del Fondo “Artigianato Qualificazione e Sviluppo”.
Si tratta di uno strumento totalmente nuovo nel sistema della bilateralità, pensato per offrire supporto concreto all’attività d’impresa.
Il Fondo avrà finalità formative, promuoverà la qualificazione professionale e potrà intervenire anche con misure di carattere assistenziale, in particolare a tutela dell’imprenditore, spesso privo di coperture dirette.
Più flessibilità sull’orario e premi alle imprese virtuose
L’accordo introduce anche un nuovo Protocollo sull’orario di lavoro che punta a una maggiore flessibilità, mantenendo però tutele per i dipendenti e coerenza con le esigenze produttive.
Viene inoltre rafforzato il sistema premiale per le imprese che rispettano i criteri di sicurezza, adempimenti contributivi, formazione e regolarità contrattuale.
Un modo concreto per valorizzare le buone pratiche e incentivare un mercato del lavoro più responsabile.