Il secondo quesito del referendum dell’8-9 giugno 2025 propone di eliminare il tetto massimo all’indennità per licenziamenti illegittimi nelle aziende con meno di 15 dipendenti. Attualmente, la legge prevede un risarcimento massimo di sei mensilità per i lavoratori licenziati senza giusta causa in queste imprese. L’abrogazione di questo limite consentirebbe ai giudici di determinare l’importo dell’indennizzo senza vincoli predefiniti, basandosi su criteri come l’età del lavoratore, i carichi familiari e la capacità economica dell’azienda .
Maggiore flessibilità per i giudici
Attualmente, i giudici sono vincolati a un massimo di sei mensilità di risarcimento per i lavoratori licenziati illegittimamente nelle piccole imprese. Con l’abrogazione del tetto, i magistrati avrebbero la possibilità di valutare caso per caso, considerando fattori come l’anzianità del lavoratore, la sua età, i carichi familiari e la situazione economica dell’azienda.
Impatto sulle piccole imprese
L’eliminazione del limite all’indennizzo potrebbe comportare un aumento dei costi per le piccole imprese in caso di licenziamenti successivamente accertati come illegittimi. Le aziende potrebbero dover affrontare risarcimenti più elevati, influenzando la loro stabilità finanziaria e la capacità di pianificazione.
Le aziende coinvolte sono di tutti i settori: artigianato, commercio, piccola industria, cooperative, ecc.
Maggiore tutela per i lavoratori
I lavoratori delle piccole imprese avrebbero una protezione più robusta contro i licenziamenti ingiustificati. Senza un tetto massimo all’indennizzo. In questo modo i datori di lavoro potrebbero essere dissuasi dal procedere con licenziamenti arbitrari, sapendo che i giudici potrebbero imporre risarcimenti significativi. Aumentando – di conseguenza – il potere negoziale del lavoratore nella fase stragiudiziale, che può portare ad un eventuale accordo fuori dal contenzioso giudiziario.
Differenze rispetto alle grandi imprese
Nelle aziende con più di 15 dipendenti, le tutele per i lavoratori licenziati illegittimamente sono già più forti, includendo la possibilità (e non l’automatismo) di reintegro. L’abrogazione del tetto nelle piccole imprese ridurrebbe la disparità di trattamento tra lavoratori di aziende di diverse dimensioni.