lunedì, Giugno 16, 2025

Gigafactory Termoli: “Presa Diretta” sui Rai3 racconta il sogno infranto e le parole di Stellantis


Il programma televisivo Presa Diretta, condotto da Riccardo Iacona, in onda la domenica sera su Rai3, ha acceso i riflettori sulla crisi dello stabilimento Stellantis di Termoli. Un servizio – disponibile gratuitamente anche su Raiplay – ripercorre la storia gloriosa della fabbrica molisana: l’annuncio della gigafactory per le batterie elettriche, la promessa sfumata, e le conseguenze per il lavoro e il futuro industriale dell’Italia.

Da fabbrica modello a simbolo del declino industriale

Nel 1985, la fabbrica Fiat di Termoli era tra le più avanzate d’Europa.
Costruiva il motore Fire 1000, cuore della Fiat Uno, il modello più venduto del continente.

In grado di produrre fino a 3.000 motori al giorno, grazie a una delle linee produttive più all’avanguardia di tutto il continente”, ricordava allora la Rai in uno servizio.

Sistemi automatici e altamente robotizzati, in grado di garantire al motore il massimo impatto di qualità e affidabilità — una vera eccellenza italiana. Veniva definita “la fabbrica del 2000”.

Oggi Termoli è un deserto industriale

Dal 2019 sono stati tagliati oltre 600 posti.
Aumentano ore di cassa integrazione e si annunciano nuovi esuberi nel 2025.

Francesco Guida, sindacalista Uilm, racconta a Presa Diretta la scena all’ingresso della fabbrica:

Due autobus, quattro persone. Ogni autobus ha portato non più di due, tre persone. Prima erano 20 per ogni turno, pieni”.

Dove prima c’erano folle di operai, oggi solo silenzio.
Lo stabilimento ha perso le linee del cambio, che dieci anni fa impiegavano 1.200 lavoratori.
Ora sta per chiudere anche la produzione del Fire 1000.

Molto pochi. Sempre di meno. 4-5 mesi ancora di vita e poi chiudiamo come il cambio, dice un operaio ai microfoni di Rai3.

L’annuncio di Stellantis e la promessa di Tavares

L’8 luglio 2021, l’ex AD di Stellantis, Carlos Tavares, annuncia:

Dopo Francia e Germania abbiamo trovato un accordo con il governo italiano per convertire la nostra fabbrica a Termoli. Sarà la terza gigafactory di batterie per veicoli elettrici in Europa”.

Un investimento da 2 miliardi di euro. 400 milioni sarebbero arrivati dal PNRR.

Dove doveva nascere la Gigafactory

ACC sarebbe la società che dovrebbe costruire le batterie a Termoli, una joint venture tra Stellantis, Mercedes e Total”, spiega Guida.

Tre capannoni enormi. Ognuno progettato per 600 addetti, per un totale di 1.800 posti di lavoro.
Produzione prevista: batterie per quasi un milione di auto elettriche all’anno.

Il progetto di ricerca iEcogreen con il Politecnico di Torino

La gigafactory avrebbe ospitato anche un centro di ricerca.
Il progetto iEcogreen da 65 milioni di euro coinvolgeva TIM, Comau e il Politecnico di Torino.

Sarebbe stata una linea come questa, anche più grande, quindi più vicino al passaggio industriale”, spiega Silvia Bodoardo, docente del Politecnico.

Attualmente registriamo in tutto il Molise un po’ la fuga dei cervelli. Un centro di ricerca avrebbe agevolato l’ingresso di nuovi lavoratori, dall’operaio al laureato, al chimico, all’ingegnere”, dice Pierdonato Silvestri, presidente del consorzio di imprese locali.

A giugno 2024 il progetto si blocca

ACC decide di rinviare la costruzione della gigafactory per ragioni di mercato. Il ministro Adolfo Urso ritira i 400 milioni del PNRR. Stellantis sposta tutto in Spagna, dove investe 4 miliardi con la cinese CATL. Il futuro di Termoli e delle Gigafactory inizia a traballare. Fino a marzo 2025, quando il presidente John Elkann mette la parola fine.

Elkann in Parlamento: “In Italia è impossibile”

Il 19 marzo 2025 John Elkann parla in Parlamento:

Una gigafactory consuma 10 volte l’energia che consuma uno stabilimento di automobili e l’Italia ha costi 5 volte più alti che la Spagna, dice in premessa per poi concludere con un verdetto oramai atteso:

La realtà di uno stabilimento che faccia batterie come quello che ACC ha in studio è molto difficile”.

Le critiche di Chiara Appendino (M5S)

Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e oggi parlamentare del Movimento 5 Stelle, attacca:

La Gigafactory di Termoli l’hanno promessa, poi hanno tolto i soldi e loro sono scappati. L’hanno fatta in un altro paese”.

Quando possiamo credere a un piano industriale, se poi l’atteggiamento è questo? Stellantis ha approfittato della situazione per fare una cosa che aveva già in testa: abbandonare l’Italia”.

Trovi 17 miliardi da distribuire in dividendi ai soci mentre il cassa integrato lo lasci lì a piedi?”.

Secondo Appendino, la transizione ecologica poteva essere fatta in Italia. Se vuoi, gli strumenti li trovi. Se vuoi, la transizione la fai”.

Foto Credit: Raiplay.it

Hot this week

Contratto Piccola Impresa Metalmeccanica: il Contributo 0,50€ Scade il 20 Luglio

Il CCNL Metalmeccanica Piccola Media Industria Confimi, firmato con...

Ferie: Scadenza il 30 Giugno 2025 e Rischio Sanzioni

Entro il 30 giugno 2025 i datori di lavoro...

Sciopero Metalmeccanici 20 Giugno: lo Stop ai Trasporti Favorisce la Partecipazione

Venerdì 20 giugno 2025 sarà una giornata ad alta...

Metasalute, Iscritti chiamati a Votare entro il 26 giugno 2025: il TUTORIAL

Tutti gli iscritti al Fondo sanitario integrativo Metasalute, attivi...

Topics

Contratto Piccola Impresa Metalmeccanica: il Contributo 0,50€ Scade il 20 Luglio

Il CCNL Metalmeccanica Piccola Media Industria Confimi, firmato con...

Ferie: Scadenza il 30 Giugno 2025 e Rischio Sanzioni

Entro il 30 giugno 2025 i datori di lavoro...

Metasalute, Iscritti chiamati a Votare entro il 26 giugno 2025: il TUTORIAL

Tutti gli iscritti al Fondo sanitario integrativo Metasalute, attivi...

Caldo Insopportabile: una Legge per Tutelare Chi Lavora in Fabbrica o Sotto il Sole

Temperature sempre più estreme mettono a rischio la salute...

Cometa: i Rendimenti di Maggio 2025 del Fondo Pensione dei Metalmeccanici

Il Fondo Cometa è il fondo pensione complementare riservato...
spot_img

Related Articles

Popular Categories

spot_imgspot_img