Con l’entrata in vigore del nuovo bonus fiscale legato al taglio del cuneo, i metalmeccanici vedono aumentare il netto in busta paga. Si tratta di mediamente di 83,33 euro. Ma c’è un dettaglio da non sottovalutare: chi ha due lavori o più fonti di reddito (anche da un affito di una seconda casa) potrebbe dover restituire tutto in sede di conguaglio fiscale.
Le aziende chiedono la firma di una rinuncia
Dall’inizio del 2025, molte aziende del settore stanno proponendo ai dipendenti una autodichiarazione di rinuncia al bonus. Non è obbligatoria, ma è una misura preventiva rivolta a chi, avendo redditi aggiuntivi, rischia di superare le soglie previste per il beneficio. Quindi non deve essere mal interpretata come volontà di sottrarre al lavoratore un beneficio.
L’obiettivo è evitare conguagli negativi nella dichiarazione dei redditi. È lo stesso principio alla base del trattamento integrativo introdotto nel 2020, in sostituzione del bonus Renzi.
Se hai un secondo reddito, valuta bene
Firmare la rinuncia significa non ricevere il bonus in busta paga mese per mese, ma anche evitare brutte sorprese più avanti. Il Bonus viene applicato sotto la voce “Ulteriore detrazione” oppure “Somma integrativa”.
Se sei un lavoratore metalmeccanico e hai un secondo lavoro o altre entrate (partita IVA, affitti, redditi familiari), è fondamentale valutare con attenzione la tua posizione fiscale complessiva.
Chi supera i limiti di reddito stabiliti per l’accesso al bonus potrebbe essere obbligato a restituire le somme ricevute, in un’unica soluzione, al momento della dichiarazione.
Particolare attenzione deve prestare chi ha un reddito complessivo sotto i 20.000 e sopra i 40.000 euro.
La scelta è personale, ma va fatta consapevolmente
Le aziende possono proporre l’autodichiarazione, ma la decisione finale spetta sempre al lavoratore. Per questo è utile consultare un consulente fiscale o un CAF, specialmente se si percepiscono più redditi nell’anno.
Accettare il bonus senza valutarne le conseguenze può trasformarsi in un problema. Ma anche rinunciarvi senza motivo significa rinunciare a un sostegno reale al reddito mensile.