Le ondate di calore che stanno colpendo l’Italia stanno mettendo in seria difficoltà i lavoratori metalmeccanici e gli installatori di impianti che operano in fabbriche, officine e laboratori privi di climatizzazione.
Molti di loro sono impiegati a stretto contatto con macchinari che generano ulteriore calore, rendendo le condizioni insostenibili soprattutto nelle ore centrali della giornata.
La Cassa Integrazione Ordinaria per evento meteo si conferma, anche nel 2025, uno strumento di tutela possibile in questi casi, grazie agli orientamenti dell’INPS, già adottati negli anni passati ma ora ribaditi con il messaggio n. 2130 del 3 luglio 2025.
Tutte le Regioni attivano le ordinanze anti-caldo
In quasi tutte le regioni italiane è stata emanata l’ordinanza anti-caldo, che dispone la sospensione delle attività lavorative all’aperto dalle 12:30 alle 16:00.
La misura coinvolge direttamente:
- i cantieri edili,
- i lavoratori agricoli,
che possono accedere alla cassa integrazione per sospensione disposta da pubblica autorità.
Friuli Venezia Giulia: stop anche al lavoro al chiuso senza climatizzazione
Un caso emblematico è quello del Friuli Venezia Giulia, dove l’ordinanza vale anche per le attività al chiuso in ambienti non climatizzati.
Quindi, in fabbriche, officine, laboratori non dotati di sistemi di raffreddamento, i lavoratori possono:
- essere posti in CIG dalle 12:30 alle 16:00;
- oppure rimodulare l’orario di lavoro su fasce orarie più fresche, tramite accordi di flessibilità.
Come si accede alla Cassa Integrazione INPS per caldo
Il messaggio INPS chiarisce che:
- la domanda può essere fatta con causale “evento meteo” o “ordinanza della pubblica autorità”;
- la relazione tecnica è l’elemento centrale della domanda: deve descrivere il contesto, l’attività sospesa, le temperature percepite, le condizioni ambientali e gli estremi dell’ordinanza (senza allegarla);
- non serve inviare i bollettini meteo (li acquisisce l’INPS);
- la misura vale anche per lavori al chiuso con assenza o inadeguatezza di sistemi di raffreddamento.
Le semplificazioni per l’accesso al trattamento, sottolineate dall’ente previdenziale, sono:
- Nessuna anzianità minima richiesta ai lavoratori;
- Esenzione dal contributo addizionale;
- Domanda entro l’ultimo giorno del mese successivo all’evento;
- Informativa sindacale semplificata anche dopo l’inizio della sospensione.