La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una misura che riguarda da vicino i lavoratori prossimi alla pensione. Si tratta dell’incentivo al posticipo dell’uscita dal lavoro, conosciuto come “Bonus Giorgetti”, che permette di aumentare subito la busta paga a chi sceglie di rimanere in servizio. Per i metalmeccanici che stanno valutando se andare in pensione o proseguire ancora qualche anno, questa novità può fare la differenza.
La domanda si presenta online sul sito INPS, digitando “Incentivo al posticipo del pensionamento: verifica delle condizioni di accesso”.
Più soldi in busta paga per chi resta in fabbrica
Il governo ha previsto un meccanismo che permette di trasformare i contributi previdenziali a carico del dipendente in un aumento netto dello stipendio.
In pratica, il metalmeccanico che sceglie di rimanere al lavoro anziché andare in pensione riceve subito in busta paga l’importo che normalmente verrebbe trattenuto dall’INPS.
Si tratta di una misura che ha due obiettivi: ridurre la spesa pensionistica e valorizzare chi decide di proseguire l’attività lavorativa.
Chiaramente il dipendente dovrà valutare la convenienza. La scelta va ponderata sul tipo di attività svolta. Per chi è impiegato in attività usuranti (per le quali è prevista anche APE Sociale), come nei reparti produttivi metalmeccanici, prolungare la permanenza può significare affrontare turni gravosi, sforzi fisici e problemi di salute. Al contrario, chi svolge mansioni meno logoranti potrebbe trarre vantaggio dal beneficio economico. Ogni dipendente deve valutare se conviene avere subito più soldi in busta paga o se è meglio dedicare tempo al riposo e alla vita personale, scegliendo secondo le proprie condizioni.
A chi spetta l’incentivo
Il beneficio riguarda tutti i dipendenti, sia nel settore privato che pubblico, purché iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria o a fondi sostitutivi/esclusivi.
Sono esclusi i lavoratori autonomi, come gli artigiani, e i professionisti.
La norma ha una scadenza precisa: possono richiederlo solo coloro che maturano i requisiti per la pensione entro il 31 dicembre 2025. Ma si parla già di una possibile proroga nel 2026.
Per i metalmeccanici significa che chi raggiunge la quota entro questa data può scegliere se smettere o restare in officina beneficiando del bonus.
Requisiti e modalità operative
Possono aderire i lavoratori che entro fine 2025 perfezionano:
- Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi);
- Pensione anticipata ordinaria (41 anni e 10 mesi di contributi per le donne; 42 anni e 10 mesi per gli uomini).
Il vantaggio riguarda solo i contributi del dipendente (9,19% nel privato). I versamenti del datore continuano normalmente.
L’INPS avrà 30 giorni per rispondere alla richiesta. Una volta autorizzato, il datore di lavoro erogherà subito l’importo in busta paga, facendo salire lo stipendio netto dei metalmeccanici che decidono di restare in produzione.


