Lo stabilimento Stellantis di Cassino sta attraversando una fase di crisi senza precedenti. Nei primi due mesi del 2025, il sito produttivo ha operato appena 13 giorni. Il resto del tempo è rimasto fermo, senza commesse, con ripercussioni pesanti su lavoratori e indotto, tutti perennemente in cassa integrazione .
Il continuo ricorso agli ammortizzatori sociali garantisce una sopravvivenza temporanea, ma il futuro resta incerto. La mancanza di attività si riflette anche sull’economia locale, con un calo del potere d’acquisto delle famiglie e un impatto negativo sul territorio.
Dati allarmanti per Cassino e Stellantis
I numeri della crisi sono chiari:
• Produzione in tragica picchiata, con solo 26.850 veicoli prodotti nel 2024.
• Lavoro a singhiozzo, con oltre 45 giorni di stop produttivo dall’inizio del 2025.
• Crollo delle prospettive occupazionali, con 2.600 lavoratori a rischio.
Cassino non è l’unico stabilimento in difficoltà. Anche Melfi e Mirafiori stanno affrontando problemi simili, segno di una crisi più ampia nel settore automotive nazionale.
Progetti rinviati a fine 2025
Stellantis ha annunciato alcuni piani di rilancio per Cassino:
• Nuova piattaforma STLA Large per i futuri modelli Alfa Romeo, tra fine 2025 e inizio 2026.
• Lancio della Stelvio elettrica nel 2026.
• Un terzo modello premium previsto nel 2027.
Tuttavia, questi progetti non danno risposte immediate. L’assenza di una strategia chiara per il breve termine preoccupa i lavoratori, soprattutto in vista della scadenza degli ammortizzatori sociali nell’aprile 2025. Anche se per ora Stellantis ha comunicato un’ulteriore fermata produttiva fino al 7 marzo per montaggio e collegati. Le normali attività riprenderanno lunedì 10.
Il segnale negativo: la mancata visita di Imparato
Un ulteriore segnale poco rassicurante è la mancata visita di Jean-Philippe Imparato, dal 2021 Amministratore delegato di Alfa Romeo. Nei giorni scorsi il manager si è recato negli stabilimenti di Melfi e Pomigliano, annunciando piani di rilancio e investimenti, ma ha evitato sia Cassino che Termoli.
Questa assenza alimenta i dubbi sul futuro del sito ciociaro. L’ultima sua visita ufficiale risale a maggio 2024. Se Stellantis avesse intenzioni chiare per Cassino, perché non comunicarle direttamente ai lavoratori?
I sindacati chiedono risposte concrete. Il continuo stop della produzione e l’assenza di investimenti immediati rendono il futuro dello stabilimento sempre più incerto.