sabato, Luglio 5, 2025

Premio di Produzione troppo basso: è sciopero nello Stabilimento Stellantis di Pomigliano

Nella giornata del 27 febbraio la produzione nello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli) si è fermata a causa di uno sciopero indetto dai lavoratori. La protesta nasce dal malcontento per il premio di produzione, considerato “misero” dalle tute blu.

Lo sciopero di oggi segue quello già attuato nel tardo pomeriggio di ieri. Gli operai contestano la cifra stabilita dall’azienda, ritenendola insufficiente rispetto ai sacrifici fatti finora.

Un premio di produzione troppo basso

Secondo i lavoratori, il premio di produzione non rispecchia gli sforzi compiuti negli ultimi anni. “Abbiamo dato tutto a quest’azienda e ci ripagano con circa 600 euro lordi di premio di produzione. Una vera miseria”, lamentano gli operai.

Risultati di bilancio negativi hanno influito pesantemente sull’importo destinato ai dipendenti. Se nel 2024 il premio medio superava i 2.000 euro, quest’anno è stato ridimensionato a 676 euro. La suddivisione prevede:

  • 630 euro per la prima area professionale,
  • 676 euro per la seconda area,
  • 830 euro per la terza area.

Si tratta di cifre nettamente inferiori rispetto agli anni precedenti. Nel 2022, ad esempio, il premio medio era di 1.500 euro.

Sindacati delusi: “va rivisto il CCSL”

Attraverso un comunicato unitario i sindacati Fim, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcfr hanno espresso il loro malcontento per l’importo stabilito. In una nota, hanno dichiarato: “Nonostante il free cash flow negativo, Stellantis erogherà una cifra media di 676 euro. Solo l’indicatore legato al costo di trasformazione è stato effettivamente raggiunto. Inoltre, il mancato superamento del parametro di free cash flow mette a rischio la tassazione agevolata del salario variabile.”

I sindacati chiedono di rivedere le condizioni del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro – attualmente in corso di rinnovo – sottolineando che i meccanismi soglia mettono a repentaglio l’intero pagamento del premio.

Anche Fiom-Cgil, non firmataria del CCSL, è uscita con un comunicato stampa dai toni analoghi.

Sindacati: le auto ibride danno lavoro, l’elettrico no

Secondo i rappresentanti dei lavoratori, la strategia di Stellantis deve cambiare. “La corsa forsennata verso l’elettrico ha colpito l’industria europea e Stellantis in particolare. Chiediamo di recuperare le motorizzazioni di cui fino a poco tempo fa eravamo leader. Bisogna puntare non solo sulle elettriche, ma anche sulle ibride, da mettere rapidamente in produzione in tutti gli stabilimenti italiani.”

Lo sciopero in corso a Pomigliano potrebbe essere solo l’inizio di una lunga serie di proteste, se l’azienda non deciderà di rivedere la sua politica sui premi di produzione e sulla strategia industriale.

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