La crisi dell’automotive sta avendo un impatto devastante sulle famiglie monoreddito del Lazio Meridionale. Molti lavoratori metalmeccanici dipendenti dello stabilimento Stellantis di Cassino e indotto, pur percependo stipendi ridotti a causa della cassa integrazione, risultano esclusi dai sussidi statali a causa di un ISEE formalmente elevato, ma non rappresentativo della reale condizione economica.
Le difficoltà vissute a Cassino sono identiche a quelle che vivono gli altri lavoratori dipendenti del Gruppo, ancora in cassa integrazione dopo mesi.
Stellantis Cassino: famiglie escluse dai sussidi per ISEE Elevato, ma il Reddito Reale Basso
Molte famiglie che dipendono da un solo stipendio metalmeccanico non riescono più ad arrivare a fine mese. Il problema principale è che il loro ISEE, calcolato sui redditi pre-crisi del 2023, non riflette l’attuale difficoltà economica, impedendo loro di accedere alle misure di sostegno alla povertà.
Il sindaco di Piedimonte San Germano, Gioacchino Ferdinandi, ha sottolineato il problema durante la Consulta dei sindaci del Lazio Meridionale, evidenziando come ogni giorno gli uffici dei servizi sociali ricevano richieste di aiuto da parte delle famiglie colpite dalla crisi.
Lettera Aperta al Governo per Rivedere i Criteri ISEE
Per affrontare il problema, i sindaci del Lazio Meridionale hanno deciso di scrivere una lettera aperta alla premier Giorgia Meloni, chiedendo una revisione dei criteri di accesso ai sussidi. L’iniziativa, proposta dal sindaco di Castrocielo, Gianni Fantaccione, nasce dalla delusione per l’assenza di interventi concreti nonostante l’accordo tra Governo e Stellantis siglato a dicembre 2024.
Taglio dei Redditi e Produzione in Calo
Oltre all’esclusione dai sussidi, i lavoratori subiscono anche un drastico calo delle entrate. Il premio di risultato Stellantis del 2024 è stato ridotto del 67%, e la mancanza di un piano industriale chiaro per il rilancio del settore preoccupa le amministrazioni locali.
Riconversione e Futuro dello Stabilimento Stellantis
Tra le proposte avanzate dai sindaci, c’è la riconversione di parte dello stabilimento Stellantis in un polo logistico strategico, sfruttando le infrastrutture già esistenti. Serve un piano concreto per accompagnare la transizione energetica, che sta mettendo in grave difficoltà le famiglie. Senza un’azione concreta, la crisi continuerà a colpire lavoratori e famiglie, con effetti devastanti per l’intero territorio.