venerdì, Luglio 4, 2025

Stellantis taglia 1.000 Posti e offre “Assistenza Psicologica”. L’Italia è al Sicuro?

Dal 1° aprile 2025, lo storico stabilimento Vauxhall di Luton chiuderà definitivamente i battenti. Dopo oltre 120 anni di attività, Stellantis ha deciso di fermare la produzione nello stabilimento inglese, trasferendola a Ellesmere Port. La chiusura segna la fine di un pezzo di storia per l’industria automobilistica britannica e lascia senza lavoro oltre 1.000 persone.

Le cause della chiusura: Brexit e transizione elettrica

Stellantis ha motivato la scelta con due fattori chiave:

Brexit: le difficoltà economiche e commerciali legate all’uscita del Regno Unito dall’UE hanno aumentato i costi di produzione e ridotto la competitività degli stabilimenti britannici.

Transizione elettrica: le nuove normative del Regno Unito impongono che, dal 2025, il 22% delle auto vendute e il 10% dei furgoni siano elettrici. Questo ha reso necessario riorganizzare la produzione e investire su impianti più moderni.

Per questo, Stellantis ha deciso di investire 50 milioni di sterline su Ellesmere Port, che diventerà il polo produttivo britannico per i veicoli commerciali elettrici a partire dal 2026.

Un segnale per l’Italia?

La chiusura dello stabilimento di Luton dimostra che Stellantis prende decisioni basate sulla produttività e sulla sostenibilità economica. Se un impianto non è più competitivo, viene chiuso senza esitazioni.

Tuttavia, è significativo che Stellantis non abbia applicato la stessa strategia in Italia. Nonostante le difficoltà del settore, gli stabilimenti italiani sono stati confermati e continuano a essere un punto di riferimento per il gruppo. Questo potrebbe essere un segnale della volontà di Stellantis di continuare a investire nel nostro Paese e nella manodopera italiana.

A questo proposito, la decisione sembra confermare le dichiarazioni di John Elkann, rilasciate in audizione in Parlamento, secondo cui Stellantis avrebbe mantenuto un forte impegno sull’Italia. Se l’azienda avesse voluto ridurre la sua presenza nel nostro Paese, avrebbe potuto applicare lo stesso criterio adottato per Luton. Invece, gli stabilimenti italiani restano operativi, segnale concreto della volontà di preservare la produzione nazionale.

L’impatto sulla comunità locale

Per Luton, la chiusura dell’impianto è un duro colpo. Lo stabilimento Vauxhall ha dato lavoro a generazioni di operai, contribuendo allo sviluppo economico della città.

Hazel Simmons, leader del consiglio comunale, ha definito la chiusura «devastante». Molti lavoratori, come Paul e Cass Geary, appartenenti alla quarta generazione di operai Vauxhall, hanno espresso il loro dispiacere.

Per limitare i danni, Stellantis ha annunciato misure di supporto per i dipendenti, tra cui incentivi economici, riqualificazione professionale e assistenza psicologica.

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