Il Governo ha concesso una proroga per l’entrata in vigore dell’obbligo di stipulare una polizza contro le calamità naturali per le imprese. Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei Ministri, introduce scadenze differenziate a seconda delle dimensioni aziendali, dando più tempo alle imprese per mettersi in regola.
Nuove scadenze per le imprese
Le aziende di piccole dimensioni avranno tempo fino al 1° gennaio 2026 per adeguarsi all’obbligo. Le imprese di medie dimensioni dovranno provvedere entro il 1° ottobre 2025.
Per le grandi imprese, inizialmente escluse dalla proroga, è stato previsto un periodo transitorio di 90 giorni in cui non si applicano le sanzioni stabilite dalla finanziaria 2023. In questo lasso di tempo, fino alla fine di giugno, le aziende potranno accedere a incentivi, garanzie e forme di supporto pubblico anche senza la polizza.
Le diverse categorie di imprese si diversificano in base a stato patrimoniale, fatturato e numero degli addetti (comprendendo tra questi i dipendenti, il titolare, soci, familiari coadiuvanti):
- Piccole imprese: totale stato patrimoniale fino a 5 milioni, fatturato fino a 10 milioni e fino a 50 addetti.
- Medie imprese: totale stato patrimoniale fino a 25 milioni, fatturato fino a 50 milioni e fino a 50 dipendenti.
- Grandi imprese: totale stato patrimoniale oltre 25 milioni, fatturato oltre 50 milioni e oltre 25 addetti.
Motivazioni della proroga
La decisione del Governo è arrivata in risposta alle richieste delle categorie produttive. Il decreto attuativo, entrato in vigore il 28 febbraio, non era stato diffuso in anticipo e la relazione tecnica ha richiesto ulteriore tempo per chiarire diversi dubbi sollevati dal Consiglio di Stato. Restano ancora incertezze sulle modalità di applicazione della norma e sui costi delle polizze, che variano sensibilmente in base alla posizione geografica e ai rischi specifici di ciascuna impresa.
Ci si augura che affidando più tempo al mercato, le assicurazioni siano in grado di offrire prodotti più adatti e garantire maggiore trasparenza agli operatori economici.
Le richieste delle associazioni di categoria
Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, aveva sottolineato l’urgenza di un rinvio, evidenziando come le imprese non abbiano avuto tempo sufficiente per valutare e comparare le offerte assicurative. «Le aziende devono poter scegliere la soluzione migliore per ottimizzare le coperture ed evitare sprechi di risorse finanziarie» aveva dichiarato.
Anche il presidente di Ania, Giovanni Liverani, ha evidenziato la necessità di questa proroga, pur invitando le micro e piccole imprese a non aspettare l’ultimo momento per cercare le polizze più adatte. Secondo Liverani, la maggiore consapevolezza sulle coperture assicurative potrebbe aiutare le imprese a proteggersi meglio dai rischi del territorio italiano.
Prossimi passi e tempi di pubblicazione
Il decreto approvato dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale prima del 31 marzo per entrare in vigore senza interruzioni. Successivamente, verrà trasformato in un emendamento all’interno del decreto PA. Nel frattempo, lunedì 31 marzo si terrà un incontro tra il Ministero del Made in Italy e le associazioni di categoria per delineare il percorso di attuazione della norma.