Anche nella busta paga di aprile 2025, i lavoratori metalmeccanici troveranno il bonus fiscale da 83,33 euro al mese, previsto dal taglio del cuneo contributivo.
È una misura pensata per aumentare il netto in busta, senza bisogno di fare domanda. Basta compilare un modulo di autodichiarazione fiscale. Lo riceve chi ha un reddito da lavoro dipendente entro certi limiti e non è affatto legato al CCNL applicato: spetta a tutti.
È automatico, ma bisogna verificare che venga applicato correttamente.
Cos’è il bonus in busta paga
Il bonus da 83,33 euro è una riduzione del cuneo fiscale, cioè delle tasse e contributi che gravano sul lavoro.
Si applica come detrazione fiscale mensile, direttamente sulla busta paga.
In pratica: lo stipendio netto aumenta, perché si pagano meno trattenute fiscali. E’ diverso da quello riconosciuto nel corso del 2024, poiché si trattava di un esonero contributivo. Il sistema è cambiato dal 1° gennaio 2025 fino al punto che i sindacati hanno parlato di una perdita congrua su ogni busta paga.
A chi spetta
Spetta a tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli operai e gli impiegati metalmeccanici, con un reddito complessivo lordo fino a 35.000 euro l’anno.
- Fino a 25.000 euro di reddito annuo: si ha diritto al bonus pieno di 83,33 euro lordi al mese (pari a 1.000 euro annui).
- Tra 25.001 e 35.000 euro: il bonus scende progressivamente.
- Sopra i 35.000 euro non spetta nulla.
Mentre sotto i 35.000 euro gli importi percepiti sono più bassi e dipendono dalla base imponibile e dalle percentuali di esonero fiscale:
- Fino a 8.500 euro → 7,1%
- Da 8.501 a 15.000 euro → 5,3%
- Da 15.001 a 20.000 euro → 4,8%
Chi ha un contratto part-time, a tempo determinato o in somministrazione, ha comunque diritto se rientra nei limiti.
Non è assorbibile
Il bonus non può essere assorbito da altri elementi della busta paga. Non può essere annullato da superminimi, premi di risultato, o altre voci variabili. Deve sempre essere riconosciuto a parte e la sua applicazione non può comportare la riduzione di qualsiasi voce nel cedolino. Neppure superminimi assorbibili o acconti su futuri aumenti contrattuali.
Se un’azienda applica assorbimenti, sta violando la norma.
Come trovarlo in busta paga
Il Bonus compare sotto diverse voci, le più comuni sono “Somma Integrativa” o “Ulteriore Detrazione”. Tecnicamente può risultare come detrazione IRPEF aggiuntiva o riduzione delle trattenute fiscali.
È importante controllare il netto in busta e le voci fiscali ogni mese.
Se il bonus non c’è o non è chiaro, è bene rivolgersi a:
- ufficio paghe o risorse umane
- rappresentante sindacale
- patronato o CAF