Il 5 maggio scorso, durante la seduta del Consiglio Comunale di Piacenza, è emerso un appello bipartisan per la ripresa delle trattative sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, scaduto nel giugno 2024.
I consiglieri comunali hanno evidenziato l’importanza di affrontare la questione salariale per gestire le disuguaglianze e contrastare l’emigrazione dei lavoratori qualificati. Un obiettivo comune che dovrebbe unire tutte le forze politiche.
Le richieste dei sindacati
Il contratto nazionale dei metalmeccanici è scaduto nel giugno 2024, e le trattative tra sindacati e associazioni datoriali si sono interrotte a novembre dello stesso anno. In risposta a questo stallo, il 28 marzo scorso è stato indetto uno sciopero nazionale di 8 ore per sollecitare la ripresa del negoziato.
Le richieste dei sindacati includono:
- Aumenti salariali per adeguare le retribuzioni al costo della vita.
- Miglioramenti nel welfare aziendale, come l’incremento dei flexible benefits fino a 400 euro annui destinati a spese per asili nido, libri scolastici e borse di studio.
- Potenziare la previdenza complementare, con un aumento del contributo aziendale dal 2,0% al 2,2% a partire dal 1° giugno 2025, e al 2,5% per nuove iscrizioni di under 35 e donne.
- Introduzione di una copertura assicurativa gratuita per i lavoratori non autosufficienti, garantendo una rendita mensile netta di 600 euro a partire dal 2026.
La mobilitazione dei lavoratori e l’appello delle istituzioni locali evidenziano l’urgenza di riprendere le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.
L’esempio di altri Comuni
Il Consiglio Comunale di Piacenza è solo l’ultimo, in ordine di tempo, a sollecitare la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.
La previsione è che l’appello per la ripresa delle trattative si diffonda a macchia d’olio anche al di fuori dell’Emilia Romagna. Il tema, infatti, si sta imponendo con forza a livello istituzionale locale, segno di una crescente attenzione verso le condizioni del lavoro industriale in Italia.