sabato, Luglio 5, 2025

CCNL Metalmeccanici, dai Comuni Segnali Forti: il Confronto può Ripartire

Il 5 maggio scorso, durante la seduta del Consiglio Comunale di Piacenza, è emerso un appello bipartisan per la ripresa delle trattative sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici, scaduto nel giugno 2024.

I consiglieri comunali hanno evidenziato l’importanza di affrontare la questione salariale per gestire le disuguaglianze e contrastare l’emigrazione dei lavoratori qualificati. Un obiettivo comune che dovrebbe unire tutte le forze politiche.

Le richieste dei sindacati

Il contratto nazionale dei metalmeccanici è scaduto nel giugno 2024, e le trattative tra sindacati e associazioni datoriali si sono interrotte a novembre dello stesso anno. In risposta a questo stallo, il 28 marzo scorso è stato indetto uno sciopero nazionale di 8 ore per sollecitare la ripresa del negoziato.

Le richieste dei sindacati includono:

  • Aumenti salariali per adeguare le retribuzioni al costo della vita.
  • Miglioramenti nel welfare aziendale, come l’incremento dei flexible benefits fino a 400 euro annui destinati a spese per asili nido, libri scolastici e borse di studio.
  • Potenziare la previdenza complementare, con un aumento del contributo aziendale dal 2,0% al 2,2% a partire dal 1° giugno 2025, e al 2,5% per nuove iscrizioni di under 35 e donne.
  • Introduzione di una copertura assicurativa gratuita per i lavoratori non autosufficienti, garantendo una rendita mensile netta di 600 euro a partire dal 2026.

La mobilitazione dei lavoratori e l’appello delle istituzioni locali evidenziano l’urgenza di riprendere le trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.

L’esempio di altri Comuni

Il Consiglio Comunale di Piacenza è solo l’ultimo, in ordine di tempo, a sollecitare la ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.

In precedenza, altri consigli comunali limitrofi avevano già preso posizione ufficialmente. Per esempio, nelle ultime settimane, l’amministrazione di Reggio Emilia ha approvato all’unanimità ordini del giorno a sostegno dello sciopero del 28 marzo. Ma anche altri Comuni, come Scandiano, Sant’Ilario, Cavriago e Campegine hanno discusso documenti a sostegno della piattaforma sindacale per il rinnovo del contratto metalmeccanico.

La previsione è che l’appello per la ripresa delle trattative si diffonda a macchia d’olio anche al di fuori dell’Emilia Romagna. Il tema, infatti, si sta imponendo con forza a livello istituzionale locale, segno di una crescente attenzione verso le condizioni del lavoro industriale in Italia.

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