Dopo settimane di mobilitazione nei luoghi di lavoro e numerosi scioperi proclamati dai sindacati, arriva un segnale forte dal mondo delle imprese. Il gruppo Leonardo – uno dei principali attori del settore metalmeccanico e aerospaziale – ha deciso di uscire allo scoperto. Come riportato dal quotidiano Il Foglio, il vicepresidente per le relazioni industriali Gaetano Giannella ha scritto a tutte le territoriali di Confindustria in cui sono presenti impianti del gruppo.
Leonardo: “Non possiamo restare fermi”
La lettera, formalmente incentrata sulla nomina del nuovo presidente di Federmeccanica, contiene in realtà un messaggio politico chiaro: il contratto va riaperto. Leonardo sottolinea i rischi legati alla “perdurante incertezza contrattuale” che già oggi, si legge nel testo, ha conseguenze sulla “continuità produttiva” e sulla “tenuta delle relazioni industriali”.
“Crediamo in un accordo sostenibile, ma serve il coraggio di valutare con realismo il contesto e le posizioni sindacali”, scrive Giannella, sollecitando la ripresa della trattativa.
Le trattative non possono restare congelate
Leonardo riconosce che alcune richieste sindacali siano “oltre la sostenibilità”, ma accusa anche Federmeccanica di aver avanzato una proposta insufficiente per chiudere la trattativa. È quindi tempo di mediazione, “non si può rimanere imbrigliati in uno schema rigido”.
Un cambio di tono significativo che fa emergere il contrasto tra le grandi imprese “colombe” e una parte delle Pmi più rigide, preoccupate dai costi della piattaforma sindacale.
Un messaggio che rafforza i sindacati
Il segnale lanciato da Leonardo non è isolato. Secondo quanto emerso anche nella conferenza stampa del 6 aprile, i segretari generale della Fim Cisl Ferdinando Uliano e il segretario della Uilm Rocco Palombella avevano già anticipato che alcuni industriali erano pronti a tornare al tavolo.
Lo aveva confermato anche Michele De Palma, segretario generale Fiom, spiegando che diversi segnali erano già arrivati nei giorni precedenti, sotto forma di telefonate e lettere informali inviate a Federmeccanica.
Gli scioperi hanno avuto un effetto
La missiva del gruppo Leonardo conferma che gli scioperi di queste settimane non sono passati inosservati. In molte realtà produttive si è alzata la pressione, non solo dal lato sindacale ma anche da parte di aziende che vedono nella rigidità del blocco un rischio per la tenuta del sistema industriale.
Una pressione che ora potrebbe costringere Federmeccanica a uscire dall’impasse.