Maggio 2025 si conferma un mese senza scioperi per i metalmeccanici. Fim, Fiom e Uilm non hanno annunciato nuove mobilitazioni dopo le 8 ore di sciopero nazionale unitario già realizzate ad aprile.
In una lettera inviata a fine aprile a Federmeccanica, Assistal e Unionmeccanica Confapi, le segreterie nazionali dei sindacati hanno però confermato l’interruzione delle relazioni sindacali.
La protesta di Maggio
Niente scioperi, per 2 ragioni precise, ma a maggio vengono rafforzati il blocco degli straordinari e della flessibilità, e viene sospesa ogni condivisione normativa che richieda il parere delle RSU, fatta eccezione per gli ammortizzatori sociali.
Stop anche agli accordi sui piani formativi per i lavoratori nell’ambito della formazione continua.
“Responsabilità vostra”: la lettera che accusa le imprese
Nella comunicazione ufficiale, Fim-Fiom-Uilm imputano alle associazioni datoriali la responsabilità del blocco del negoziato:
«L’interruzione della trattativa avvenuta per vostra responsabilità e il successivo atteggiamento di totale chiusura – si legge – sono fatti gravi».
Una frattura, spiegano i sindacati, che rende impossibile «qualsiasi collaborazione fondata sul confronto costruttivo tra rappresentanze sindacali e direzioni aziendali».
Il 20 maggio l’assemblea nazionale a Bologna
L’assenza di uno sciopero a maggio non significa una tregua nella mobilitazione.
Martedì 20 maggio alle ore 9.30, in piazza Lucio Dalla a Bologna, i segretari generali Ferdinando Uliano (Fim-Cisl), Michele De Palma (Fiom-Cgil) e Rocco Palombella (Uilm-Uil) terranno un punto stampa unitario.
Dalle ore 10.00 si terrà l’assemblea nazionale di oltre mille delegate e delegati Fim-Fiom-Uilm, provenienti da tutta Italia.
Assemblea al posto dello sciopero, ma la mobilitazione continua
Secondo una nota congiunta, la riuscita degli scioperi nazionali di aprile ha rafforzato le rivendicazioni contenute nella piattaforma sindacale unitaria.
L’assemblea di Bologna sostituisce lo sciopero per il mese di maggio, ma servirà a discutere lo stato delle vertenze aperte e a preparare nuove azioni.
In assenza di segnali dalle controparti, i sindacati sono pronti a rilanciare la mobilitazione a giugno.
L’unico sciopero che resta convocato è quello di venerdì 23 maggio 2025, da parte di USB, per la durata di 8 ore. Il sindacato di base – che non negozia il CCNL – ha avviato questa iniziativa approfittando della “pausa” dei tre sindacali confederali.