Il contratto nazionale dei metalmeccanici resta bloccato. Dopo mesi di trattative mai decollate e 32 ore di sciopero già alle spalle, i lavoratori restano senza aumenti. E ora anche il presidente di Federmeccanica, Federico Visentin, si prepara a lasciare senza aver firmato il rinnovo.
A dare la notizia è Ferdinando Uliano, segretario generale della Fim Cisl, in un’intervista rilasciata questa mattina al quotidiano Avvenire, a firma di Paolo Ferrario.
«Al rinnovo del contratto dei metalmeccanici, dopo trentadue ore di, manca tutto», ha dichiarato Uliano.
“Il negoziato di fatto non è mai partito”
Secondo il segretario Fim, la trattativa è rimasta impantanata sin dall’inizio.
«Nei primi sei mesi, dopo la presentazione della nostra piattaforma, Federmeccanica ha cercato una posizione unitaria interna. Quando si sono presentati a noi, hanno portato una piattaforma alternativa, ignorando le nostre richieste».
Un comportamento che ha portato alla rottura e a uno stallo che dura da oltre sei mesi.
I 280 euro chiesti dai sindacati e il nodo inflazione
La piattaforma sindacale prevede un aumento mensile di 280 euro, calcolato considerando l’inflazione e le trasformazioni previste dal Patto per la fabbrica.
Ma Federmeccanica, accusa Uliano, ha risposto che gli aumenti saranno definiti solo “alla consuntivazione dell’inflazione”, senza stabilire importi certi.
“Rischio per le aziende: anche le medie imprese chiedono la riapertura”
Lo stallo non preoccupa solo i lavoratori. Anche grandi e medie imprese stanno facendo pressione per sbloccare il negoziato.
Secondo Uliano, «tante medie aziende hanno scritto al futuro presidente di Federmeccanica per sollecitare la ripresa delle trattative».
EderIl 20 maggio via Visentin: nuovo Presidente in arrivo per Federmeccanica
Il 20 maggio, a Bologna, oltre 1.500 delegati sindacali si riuniranno per decidere nuove iniziative.
In quella stessa giornata, Federmeccanica nominerà il successore di Visentin.
«Sarà il primo presidente a non firmare il contratto», annuncia Uliano. E auspica un cambio di rotta:
«Serve un presidente che riapra il confronto senza pregiudiziali. Respingere il dialogo porta solo a nuova conflittualità».
Il contratto metalmeccanico resta così al palo, mentre i lavoratori aspettano risposte e Federmeccanica prepara un passaggio di testimone in un clima di forte tensione.