Venerdì 23 maggio 2025 l’Unione Sindacale di Base (USB) ha proclamato 8 ore di sciopero nazionale per tutti i lavoratori dell’industria privata. Lo sciopero riguarda tutti i turni di lavoro e coinvolge migliaia di operai e impiegati in tutta Italia.
Al centro della protesta c’è il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei Metalmeccanici, ma anche:
- la crisi dell’apparato industriale italiano,
- la redistribuzione del tempo e della ricchezza,
- la sicurezza sul lavoro,
- il rifiuto della guerra e del riarmo.
Ecco il testo del volantino USB diffuso il 22 maggio 2025:

USB: “No al contratto truffa di Federmeccanica”
USB denuncia la proposta di rinnovo presentata da Federmeccanica, che prevede l’applicazione integrale del vecchio sistema IPCA depurato. Questo meccanismo non garantisce aumenti salariali certi, ma lascia tutto a calcoli posticipati e potenzialmente pari a zero euro di aumento.
Il sindacato chiede aumenti veri e immediati, il ritorno del contratto nazionale a strumento di avanzamento sociale, e una svolta radicale nel modello contrattuale.
Le vertenze aperte: da Stellantis a Acciaierie, da Piombino a ST
Lo sciopero USB è anche denuncia delle crisi industriali irrisolte:
- Stellantis, con stabilimenti svuotati e salari bassi;
- Acciaierie d’Italia, in attesa di una vera nazionalizzazione;
- Jabil, Flextronics, Softlab, JSW Piombino, STMicroelectronics, con delocalizzazioni e incentivi all’esodo.
USB chiede un piano industriale pubblico, non sussidi alle multinazionali.
FIM, FIOM e UILM non aderiscono allo sciopero del 23 maggio
I sindacati confederali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil non aderiscono allo sciopero USB del 23 maggio. Le motivazioni sono almeno due:
- La volontà di non sovrapporre mobilitazioni distinte,
- La scelta di un percorso autonomo di mobilitazione, considerato che Fim Fiom e Uilm siedono al tavolo negoziale per i rinnovi dei CCNL Federmeccanica-Assistal e Unionmeccanica Confapi. Mentre USB è firmatario “per adesione”, avendo una rappresentatività limitata nel settore.
Il 20 maggio a Bologna l’assemblea nazionale retribuita
Il 20 maggio, i tre sindacati confederali hanno convocato un’assemblea nazionale retribuita a Bologna. L’appuntamento si è svolto in piazza Lucio Dalla, con la presenza di oltre mille delegate e delegati da tutta Italia.
Si è trattato di un’assemblea riservata ai delegati FIM, FIOM e UILM, retribuita in base al CCNL Federmeccanica–Assistal e Unionmeccanica–Confapi, come previsto dall’art. 20 dello Statuto dei Lavoratori.
Annunciato sciopero per il 20 giugno
Lo scontro sui rinnovi resta aperto. Il contratto Federmeccanica–Assistal è scaduto il 30 giugno 2024, quello Unionmeccanica–FAPI il 31 dicembre 2024. Nessun calendario negoziale è stato comunicato. A giugno scatterà la clausola di garanzia, con aumenti irrisori visto che l’IPCA si attesta su valori molto bassi.