Martedì 20 maggio 2025 si è svolto a Bologna, presso la sede di Legacoop, un nuovo incontro per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale delle cooperative metalmeccaniche.
Si tratta, ad oggi, dell’unico tavolo negoziale attivo per il settore metalmeccanico. Un confronto che interessa direttamente migliaia di lavoratori impiegati nelle cooperative del comparto, in gran parte localizzate in Emilia-Romagna, con baricentro tra Bologna e Imola.
Accantonata l’ipotesi del CAP sull’IPCA
Durante la riunione, la parte datoriale ha presentato una nuova proposta che recepisce una richiesta chiave delle organizzazioni sindacali: l’eliminazione del CAP sull’IPCA, il meccanismo che avrebbe limitato gli aumenti salariali in caso di inflazione elevata.
Nella proposta precedente, le Cooperative avevano ipotizzato un tetto alla crescita dell’inflazione calcolata sull’indice IPCA, al fine di contenere gli impatti sugli aumenti contrattuali e tutelare i datori di lavoro. Una misura contestata fin da subito da Fim, Fiom e Uilm, in quanto non garantiva pienamente la tutela del potere d’acquisto.
Il superamento di questa impostazione segna un passaggio politico importante, anche in vista della futura riapertura del negoziato sul CCNL dell’industria metalmeccanica, fermo da mesi.
Aumenti, previdenza e flexible benefits
La trattativa ha permesso di affrontare nel dettaglio diversi elementi economici. Lo si apprende da una nota unitaria di Fim-Fiom-Uilm ch sottolineano queste aperture datoriali:
- aumento della previdenza complementare dal 2,0% al 2,3% per tutti
- incremento dei flexible benefits da 200 a 220 euro annui
- una nuova proposta sull’elemento perequativo, sia nella parte economica che nella struttura di erogazione
Permangono distanze sui minimi retributivi, che i sindacati ritengono ancora insufficienti. Tuttavia, le delegazioni hanno espresso una prima valutazione positiva sull’andamento generale del confronto.
Prossimo incontro il 26 maggio
Il negoziato continuerà lunedì 26 maggio 2025, sempre presso la sede di Legacoop a Bologna.
L’esito della trattativa è particolarmente atteso anche per il suo valore politico e sindacale. Un eventuale rinnovo del contratto per le cooperative metalmeccaniche potrebbe rappresentare un precedente utile per la riapertura del tavolo nazionale dell’industria, soprattutto sul fronte salariale, dove la partita resta ancora tutta da giocare.