Busta paga più ricca a partire da giugno 2025 per i lavoratori del settore metalmeccanico. Lo prevede il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) sottoscritto da Federmeccanica–Assistal e dai sindacati Fim-Fiom-Uil.
Tali incrementi salariali sono calcolati sulla base dell’indice IPCA NEI (Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato) al netto degli energetici importati, con l’obiettivo di preservare il potere d’acquisto dei dipendenti in un contesto economico caratterizzato da inflazione.
Dettaglio degli aumenti per livello
Gli incrementi salariali variano in base al livello di inquadramento, con aumenti mensili lordi compresi tra 22,36 euro e 36,41 euro. Di seguito, la tabella dettagliata degli aumenti previsti:
Livello | Minimo giugno 2024 | Aumento Stimato da giugno 2025 |
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A1 | €2.800,71 | €36,41 |
B3 | €2.735,18 | €35,56 |
B2 | €2.449,99 | €31,85 |
B1 | €2.283,65 | €29,69 |
C3 | €2.130,56 | €27,70 |
C2 | €1.989,38 | €25,86 |
C1 | €1.948,18 | €25,33 |
D2 | €1.906,99 | €24,79 |
D1 | €1.719,67 | €22,36 |
Questi adeguamenti saranno visibili nelle buste paga a partire dal mese di giugno 2025.
Un elemento significativo riguarda il livello C3, uno dei più diffusi nel comparto metalmeccanico. L’aumento previsto di 27,70 euro risulta nettamente inferiore rispetto ai 40 euro indicati da Federmeccanica-Assistal nel giugno 2024, quando le previsioni si basavano su un’inflazione stimata intorno al 2%.
Nel corso del 2024, infatti, l’andamento dei prezzi è stato più moderato rispetto alle previsioni iniziali e l’inflazione IPCA per il 2024 si attesta all’1,3%.
Ciò ha influito direttamente sul calcolo degli aumenti salariali (quelli descritti in tabella), portando a cifre inferiori rispetto a quelle indicate nel documento pubblicato da Federmeccanica-Assistal nell’ottobre 2024, basato su stime inflazionistiche precedenti.
Valori provvisori
Gli aumenti salariali previsti per giugno 2025 rappresentano un passo importante per i lavoratori del settore metalmeccanico, contribuendo a mitigare gli effetti dell’inflazione e a sostenere il potere d’acquisto.
Tuttavia, si tratta ancora di valori provvisori e non definitivi. Quelli effettivi saranno aggiornati solo dopo la conferma definitiva dell’IPCA NEI del 2024 da parte di ISTAT all’inizio di giugno prossimo.