Nel primo trimestre del 2025, la produzione metalmeccanica e meccatronica è salita dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, il confronto con l’anno passato segna ancora un netto calo: -5,8% su base annua.
Il settore resta in difficoltà, con risultati peggiori rispetto all’intera industria italiana (-3,4% a/a). Le performance sono molto eterogenee tra comparti, con alcuni che resistono meglio, come la metallurgia e gli altri mezzi di trasporto.
E’ quanto mettono in luce i dati diffusi dalla 174ª edizione dell’Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica – Meccatronica italiana.
Export in crescita: spinta da Germania, frenata dagli USA
L’export metalmeccanico è aumentato dell’1,3% su base annua. Meglio i mercati extra UE (+1,6%) rispetto a quelli comunitari (+1,1%). Tra i partner principali:
- Germania: +7,1% nel primo trimestre
- Stati Uniti: -1,1%, ancora in calo
L’avanzo commerciale nel periodo tocca gli 11,2 miliardi di euro. Ma le tensioni commerciali con gli USA e l’incertezza daziaria pesano sulle prospettive.
Preoccupazioni per dazi e misure protezionistiche
L’80% delle imprese teme effetti negativi dalle nuove misure protezionistiche. Le conseguenze più temute sono:
- Perdita di quote export (27%)
- Problemi nelle catene di approvvigionamento (24%)
- Maggiore competizione sul mercato UE (23%)
Il 60% delle aziende pensa di diversificare i mercati di sbocco per proteggersi. Ma una quota consistente (oltre il 30%) non ha ancora un piano di risposta strategico.
Ordini e occupazione: segnali contrastanti dalle imprese
Il 28% delle imprese segnala un calo nel portafoglio ordini. Solo il 24% ha rilevato un aumento.
Per quanto riguarda la produzione nei prossimi mesi:
- Il 55% prevede stabilità
- Il 26% si aspetta una crescita
- Il 19% teme una riduzione
Sul fronte occupazione, il 19% ipotizza tagli, mentre solo il 14% pensa ad assunzioni. Peggiora anche la situazione della liquidità aziendale: il 12% la giudica “cattiva o pessima”.
Piano Transizione 5.0 bocciato dalle imprese metalmeccaniche
Il 68% delle imprese non intende usufruire degli incentivi del Piano Transizione 5.0. Le motivazioni principali:
- Mancata coerenza con i bisogni aziendali
- Burocrazia eccessiva
- Misure poco mirate
Secondo Federmeccanica, il Piano non ha avuto impatti reali. Le imprese chiedono politiche industriali più concrete, capaci di rilanciare la marginalità e favorire gli investimenti.