Nel mese di maggio 2025, migliaia di lavoratori metalmeccanici ricevono 200 euro netti di Flexible Benefit, erogati tramite piattaforme aziendali. Il bonus è previsto dai contratti collettivi nazionali firmati da Federmeccanica-Assistal e dal CCNL Fedorafi.
Per i contratti nazionali, l’erogazione deve avvenire entro il 1° giugno di ogni anno, a beneficio dei lavoratori con almeno sei mesi di anzianità nel corso dell’anno solare. Il bonus può essere utilizzato per spese scolastiche, sanitarie, previdenziali, tempo libero o buoni spesa, a seconda delle opzioni previste dalla piattaforma welfare aziendale.
I 200 euro spettano anche ai lavoratori di Stellantis, Ferrari, CNHI e Iveco
Il welfare da 200 euro netti riguarda anche i lavoratori metalmeccanici del settore automotive, coperti dal CCSL, il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro del settore automotive, che riguarda queste aziende:
- Stellantis
- Ferrari
- CNH Industrial
- Iveco Group
Il Flexible Benefit è stato introdotto nel 2023 e viene erogato ogni anno nel mese di maggio. I lavoratori Ferrari possono scegliere anche la conversione in buoni carburante, mentre in aziende come CNHI e Iveco il paniere dei servizi è stato esteso, offrendo una gamma più ampia di spese rimborsabili.
Il CCSL non è scaduto: si rinnova il biennio economico 2025-2026
Il Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) non è ancora scaduto: resterà in vigore fino al 31 dicembre 2026. Attualmente, le parti stanno negoziando il rinnovo del biennio economico 2025-2026, che comprende elementi retributivi, premi e misure di welfare.
Premi di risultato confermati per due anni
Nel mese di aprile 2025 è stata firmata la proroga dei premi di risultato per gli anni 2025 e 2026. Il sistema conferma la logica premiale legata a produttività, qualità, efficienza e redditività.
Il CCSL è negoziato e firmato da:
- FIM-CISL
- UILM-UIL
- FISMIC-CONFSAL
- UGL Metalmeccanici
- AQCF-R
La FIOM-CGIL non partecipa al tavolo di trattativa, non avendo mai sottoscritto il CCSL in aperta polemica con le aziende del gruppo ex Fiat di uscire da Federmeccanica e farsi un contratto collettivo autonomo e distinto dal CCNL Industria.