La formazione sulla sicurezza va completata prima di iniziare a lavorare. Lo stabilisce il nuovo Accordo Stato-Regioni firmato il 17 aprile 2025 e pubblicato in Gazzetta il 24 maggio 2025. La normativa entrerà in vigore entro 12 mesi.
Le novità coinvolgono direttamente operai metalmeccanici, installatori di impianti, elettricisti e termoidraulici impiegati in fabbriche, officine e cantieri.
Stop ai 60 giorni: non si lavora senza formazione
Finora, per i neoassunti, si poteva completare la formazione entro 60 giorni dall’assunzione. Ora questa possibilità è eliminata del tutto.
Il nuovo Accordo chiarisce che nessun lavoratore può iniziare una mansione senza aver prima completato la formazione sui rischi specifici.
Questo significa che chi entra per la prima volta in azienda, in cantiere o in officina non può essere esposto a rischi se non è già formato.
Attenzione: questa formazione non è quella delle 24 ore del CCNL
La formazione obbligatoria in materia di salute e sicurezza non va confusa con le 24 ore di aggiornamento professionale previste dal CCNL Metalmeccanica Industria o le 16 ore previste dal CCNL Artigiano Area Meccanica. Queste ore sono dedicate allo sviluppo di competenze tecniche e digitali.
La formazione sulla sicurezza, invece, riguarda i rischi concreti legati alla mansione: uso di attrezzature, movimentazione carichi, ambienti confinati, rischio elettrico, ecc.
I corsi devono essere erogati prima di entrare in produzione
Le aziende devono organizzare la formazione prima che il lavoratore inizi a operare.
Non sono ammessi ritardi, deroghe o soluzioni provvisorie.
La norma vale anche per gli apprendisti e per i contratti a tempo determinato.
Formazione personalizzata per Settore e Ruolo
Il nuovo Accordo prevede che la formazione sia coerente con il tipo di mansione, livello di rischio e settore produttivo.
Un elettricista o un installatore termoidraulico avrà un percorso diverso rispetto a chi lavora in linea di montaggio.
Chi opera in spazi confinati o su impianti in quota dovrà seguire anche moduli specifici.
Come si svolge la formazione: niente solo teoria
Il nuovo sistema punta su una formazione esperienziale. Oltre alle lezioni teoriche, servono esercitazioni pratiche, simulazioni e lavori di gruppo.
Obbligatoria la presenza in aula per le attività pratiche.
Ammessa la videoconferenza solo per le parti teoriche, se interattiva e tracciata.
Chi forma deve essere qualificato
I soggetti formatori devono avere personale esperto, attrezzature idonee e almeno 3 anni di esperienza nel settore.
Tutti i corsi devono essere documentati con registri, test e attestati standard.
I documenti vanno conservati per almeno 10 anni.
Vigilanza rafforzata: controlli anche su datore di lavoro e lavoratori
Il nuovo sistema introduce controlli multilivello.
Verifiche anche sui lavoratori: frequenza effettiva, qualità dell’apprendimento e uso pratico delle competenze.
Il datore di lavoro dovrà dimostrare la coerenza tra valutazione dei rischi e contenuti dei corsi.