Il Reddito di Povertà in Sicilia—contributo una tantum fino a 5.000 euro destinato alle famiglie in gravi difficoltà economiche — è stato avviato con decreto Schifani a febbraio 2025.
Dopo la graduatoria definitiva e i controlli a campione sugli ISEE < 5.000 €, i primi pagamenti sono stati programmati per fine giugno o inizio luglio.
Ma cosa manca per terminare la fase di liquidazione?
Ritardi nei pagamenti: cos’è bloccato e perché
Il primo “blocco” deriva dalla scadenza del termine per presentare l’attestazione a IRFIS entro il 27 giugno: senza questo documento, l’ente non può avviare i bonifici che si preannunciano “massivi”.
Un secondo ritardo riguarda le famiglie riammesse grazie al rifinanziamento da 1 milione di euro: circa 300–400 nuclei vulnerabili restano in attesa di una revisione tecnica e dell’inserimento nella lista definitiva. Le erogazioni per loro potrebbero slittano di oltre un mese.
Cosa manca davvero per sbloccare i bonifici
Come detto IRFIS svolgerà i pagamenti massivi dopo il 27 giugno, possibile uno slittamento ai primi giorni di luglio. Sarà necessario controllare la documentazione caricata dai beneficiari sul sito dell’ente siciliano. Dopodiché tutti coloro che avranno caricato correttamente la documentazione potranno contare sull’accredito.