DR Automobiles investe 50 milioni di euro nello stabilimento di Macchia d’Isernia e annuncia 300 nuove assunzioni dirette.
Un progetto industriale che punta al revamping di marchi storici italiani e alla produzione di nuove auto premium completamente assemblate in Molise. Ma a beneficiare di questa novità non saranno solo i dipendenti diretti: anche l’indotto, in particolare la componentistica auto, attende con interesse il rilancio degli ordini e delle possibilità di sviluppo.
Nuove auto, vecchie competenze: si riparte da Macchia d’Isernia
La produzione sarà interna allo stabilimento e coinvolgerà direttamente l’indotto nazionale dell’automotive, oggi in forte difficoltà.
Le auto DR nasceranno in Molise, ma saranno fatte anche da pezzi costruiti nel resto d’Italia, da aziende specializzate che rischiano di fermarsi.
Le aziende della componentistica in difficoltà
Con il calo delle commesse di Stellantis, molte imprese della filiera stanno affrontando una vera emergenza industriale.
Le più colpite sono quelle che producono:
- Componenti in plastica per cruscotti e interni
- Cablaggi elettrici
- Sistemi di stampaggio metalli a freddo
- Fanaleria e piccoli elementi in alluminio
Queste attività si concentrano in Piemonte (Torino e cintura industriale), Abruzzo (Val di Sangro), Molise, Campania (Avellino, Napoli) ed Emilia-Romagna.
L’investimento DR può dare ossigeno alla filiera
Il nuovo polo produttivo in Molise potrà assorbire parte delle produzioni ferme o ridotte in altre regioni.
DR Automobiles, attiva in Italia dai primi anni 2000, punta a costruire un’automobile realmente “Made in Italy”, con un impatto diretto su tutto l’indotto.
Un’occasione concreta per far ripartire la componentistica italiana, riportando lavoro dove oggi ci sono incertezza e cassa integrazione.