Dal 2024 è attivo il Bonus Giorgetti, una misura che consente di aumentare la busta paga fino a 7.000 euro l’anno. È destinato ai lavoratori che raggiungono i requisiti per la pensione anticipata ma scelgono di continuare a lavorare. Per molti metalmeccanici, che hanno iniziato a lavorare molto giovani e hanno carriere lunghe, questa opzione è concreta e vantaggiosa.
Chi può richiederlo
Il bonus è rivolto a chi matura i requisiti per Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi) oppure per la pensione anticipata ordinaria (42 anni e 10 mesi di contributi, 41 e 10 mesi per le donne). In pratica, se puoi andare in pensione prima dei 67 anni e scegli di restare, puoi chiedere il bonus.
Come funziona il vantaggio in busta paga
Chi aderisce riceve in busta paga la quota di contributi a proprio carico, pari al 9,19% della retribuzione imponibile. Secondo una stima dell’Ufficio parlamentare di Bilancio questo significa fino a 6.900 euro in più all’anno.
Il datore di lavoro continua a versare i contributi ai fini pensionistici, quindi la futura pensione non si azzera. Tuttavia, non si accumulano ulteriori contributi sulla quota incassata. La scelta è vantaggiosa per chi vuole guadagnare di più subito, rinviando il pensionamento.
Quali sono i limiti
Il bonus si applica solo fino ai 67 anni. Dopo questa età, non è più previsto: chi continua a lavorare riceve una pensione più alta grazie alla maggior contribuzione.
Il datore di lavoro non può rifiutare in modo arbitrario la richiesta, ma può opporsi per motivi organizzativi o per limiti normativi in alcuni settori.
Perché conviene ai metalmeccanici
Gli operai e impiegati metalmeccanici spesso raggiungono i 41 anni di contributi prima dei 62 anni. Significa che possono accedere a Quota 103 e, invece di uscire subito, incassare il bonus per due, tre o quattro anni. Un vantaggio economico importante per chi vuole aumentare il reddito senza smettere di lavorare.


