Ad agosto 2025 si registra una frenata nei piani di assunzione delle imprese, con 335mila ingressi programmati, in calo del 3,6% rispetto ad agosto 2024.
Si tratta però di una pausa fisiologica, legata al periodo estivo.
Il Bollettino Excelsior di Unioncamere e ministero del Lavoro segnala che da settembre si tornerà a crescere, con una previsione di oltre 1,4 milioni di assunzioni tra agosto e ottobre.
L’industria, compresa la meccanica, si prepara a rilanciare la ricerca di operai e tecnici specializzati.
Meccatronica, metallurgia e alimentare pronti a rilanciare da settembre
Nel mese di agosto l’industria ha previsto oltre 76mila assunzioni, ma il grosso dei contratti è in arrivo da settembre in poi.
Nel trimestre, i nuovi ingressi nel settore industriale toccheranno quota 365mila.
I comparti più attivi restano:
- Industrie alimentari, bevande e tabacco: quasi 52mila ingressi in tre mesi
- Industrie della meccatronica: oltre 50mila assunzioni previste
- Industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo: 40mila contratti nel trimestre
Anche le costruzioni e l’agroalimentare mostrano dinamismo.
Ma è soprattutto nella manifattura metalmeccanica che le imprese si preparano a rafforzare l’organico da settembre.
Mancano operai e tecnici: il mismatch rallenta la ripartenza
La ripartenza autunnale è frenata dalla carenza di candidati.
Ad agosto, le imprese dichiarano difficoltà di reperimento per 154mila assunzioni, il 46% del totale.
Nel settore metallurgico e dei metalli, oltre 6 profili su 10 sono introvabili (62,5%).
Seguono:
- Legno e arredo: 55,8% di difficoltà
- Costruzioni: 55,7%
- Meccatronica: 55,0%
Tra le figure più richieste e difficili da trovare:
- Saldatori, lattonieri, montatori di carpenteria metallica (72,5%)
- Installatori e manutentori di impianti elettrici ed elettronici (73,6%)
- Montatori e manutentori di macchinari (66,4%)
Anche tra i tecnici di produzione e i tecnici in campo ingegneristico, il mismatch supera il 60%.
Contratti a termine e lavoratori stranieri per coprire i vuoti
Ad agosto, due terzi dei contratti proposti sono a tempo determinato: 225mila su 335mila totali.
Seguono:
- Tempo indeterminato (42mila, pari al 12,7%)
- Somministrazione (30mila, 9,1%)
Le imprese indicano come causa principale del mismatch la mancanza di candidati disponibili (33%).
Al secondo posto, la preparazione inadeguata (11,6%).
Cresce anche il ricorso alla manodopera immigrata: ad agosto sono 75mila gli ingressi previsti, il 22,3% del totale.
Il ricorso è particolarmente alto in agricoltura, logistica e servizi di supporto, ma anche nel manifatturiero operativo, dove molti ruoli rimangono scoperti.


