Dal 2026, il 4 ottobre sarà ufficialmente una festa nazionale. Con l’approvazione alla Camera della proposta di legge presentata da Fratelli d’Italia, la data dedicata a San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, rientrerà tra le festività civili riconosciute su tutto il territorio nazionale.
Per molti lavoratori, tuttavia, gli effetti pratici della nuova ricorrenza si vedranno dal 2027, soprattutto per chi è impiegato dal lunedì al venerdì: nel 2026 il 4 ottobre cadrà infatti di domenica, quindi senza impatto sull’orario di lavoro.
Una nuova giornata festiva: cosa significa davvero
L’introduzione del 4 ottobre come festività non aggiunge solo un giorno rosso sul calendario, ma restituisce centralità a una figura simbolica della cultura italiana.
“Dal prossimo anno, grazie al voto favorevole espresso oggi in Aula, ogni 4 ottobre si celebrerà la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, il Santo che più di ogni altro incarna la semplicità, la pace, la forza della nostra identità. Un giorno che torna a vivere nel calendario civile come festa nazionale, dopo anni in cui era rimasto soltanto nel cuore della tradizione. […] Non è stato solo un percorso istituzionale, ma un viaggio umano e ideale: restituire a una data antica il valore che le spetta: sarà il giorno in cui l’Italia ricorderà, ancora una volta, di essere una terra con una tradizione, una fede e un’anima che nessuno potrà mai cancellare”, ha commentato Grazia Di Maggio, deputato di Fratelli d’Italia nonché seconda firmataria della legge.
Primo firmatario è il deputato FdI Lorenzo Malagola, che ha aggiunto: “Proclamare la commemorazione di San Francesco quale festa nazionale non è né uno spreco né un capriccio della maggioranza: è una questione di identità. Significa restituire alla dimensione pubblica un pilastro della nostra memoria collettiva. Significa consegnare un punto di riferimento simbolico alle nuove generazioni che troppo spesso, oggi, rischiano di smarrirsi. Senza radici non c’è futuro, senza memoria non c’è comunità. […] Con questa legge, l’Italia recupera finalmente un patrimonio che le appartiene da secoli. L’opera di San Francesco non è solo un simbolo della nostra fede, ma è anche un vero e proprio manifesto culturale italiano. A distanza di ottocento anni, San Francesco è conosciuto e riconosciuto in tutto il mondo” ha concluso.
Cosa cambia per i lavoratori
Come anticipato a inizio articolo, anche se la legge entrerà in vigore dal 2026, il primo impatto concreto si avrà solo l’anno successivo, nel 2027, quando il 4 ottobre cadrà di lunedì. Questo significa che, per molti lavoratori del settore privato – inclusi operai e impiegati metalmeccanici – si tratterà di un giorno di riposo retribuito in più, salvo accordi aziendali o contrattuali specifici.
Il calendario delle festività nazionali è parte integrante del contratto collettivo e può comportare una giornata aggiuntiva di ferie o di chiusura degli impianti, con implicazioni anche sull’organizzazione produttiva.


