Buone notizie in arrivo per chi lavora su turni, di notte o nei festivi: dal 2026, queste indennità saranno tassate solo al 15%. La misura, prevista nella bozza della Legge di Bilancio 2026, riguarda i lavoratori dipendenti del settore privato, tra cui migliaia di metalmeccanici turnisti.
L’obiettivo è mettere più soldi in busta paga per chi affronta i turni più pesanti.
Detassazione al 15%: cosa significa per i lavoratori turnisti
Nella bozza della legge di Bilancio 2026, articolo 4, si legge:
“Per il periodo d’imposta 2026, salva espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono
assoggettate ad una imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle
addizionali regionali e comunali pari al 15 per cento le somme corrisposte, entro il limite annuo
di 1.500 euro, ai lavoratori dipendenti a titolo di:
a) maggiorazioni e indennità per lavoro notturno ai sensi dell’articolo 1, comma 2, del decreto
legislativo n. 66 del 2003 e dei CCNL;
b) maggiorazioni e indennità per lavoro prestato nei giorni festivi e nei giorni di riposo
settimanale, come individuati dai CCNL;
c) indennità di turno e ulteriori emolumenti connessi al lavoro a turni previsti dai CCNL.”
Pertanto, per il periodo d’imposta 2026, alcune indennità legate al lavoro su turni, notturni e festivi verranno tassate meno. Invece dell’aliquota IRPEF ordinaria, sarà applicata un’imposta sostitutiva del 15%.
Questo vuol dire che una parte del salario sarà tassata meno e quindi il netto in busta paga sarà più alto. Si tratta di un modo per riconoscere il lavoro faticoso e organizzato su turni, soprattutto in settori come quello metalmeccanico, dove il lavoro notturno e nei festivi è spesso parte della normalità.
A quali indennità si applica la tassazione agevolata?
Come scritto nell’articolo 4, comma 4, la detassazione riguarda queste voci specifiche della busta paga:
- Indennità e maggiorazioni per lavoro notturno (come previsto dal D.Lgs. 66/2003 e dai contratti collettivi).
- Indennità per lavoro festivo o nel giorno di riposo settimanale.
- Indennità di turno e altri compensi legati ai turni, se previsti dal CCNL.
Tutte voci che i metalmeccanici turnisti conoscono bene, visto che fanno parte della retribuzione mensile in tantissime aziende del comparto industriale.
A chi spetta questa agevolazione?
Al comma 5 si legge:
“Le disposizioni del comma 4 sono applicate dai sostituti d’imposta del settore privato,
escluse le attività di cui all’articolo 8, nei confronti dei titolari di reddito di lavoro dipendente di
importo non superiore, nell’anno 2025, a 40.000 euro.”
La detassazione sarà quindi applicata automaticamente dai datori di lavoro del settore privato (quindi anche dalle aziende metalmeccaniche), a chi ha avuto un reddito da lavoro dipendente entro 40.000 euro nel 2025.
Chi non vuole usufruire della tassazione agevolata può rinunciare con una dichiarazione scritta.


