Nella DDL Manovra 2026 spuntano misure fiscali che toccano da vicino milioni di lavoratori, soprattutto quelli impegnati nei settori industriali e manifatturieri. Dal trattamento dei buoni pasto alle indennità per i turni più pesanti, il Governo introduce nuove agevolazioni che puntano a migliorare il welfare aziendale e ad alleggerire la busta paga dalle tasse.
Vediamo cosa cambia e cosa, invece, per ora resta fuori dalla Manovra.
Buoni pasto aumentano da 8 a 10 euro
L’articolo 5 della del DDL Manovra di Bilancio in discussione al Senato si prevede un intervento diretto sui buoni pasto elettronici, con l’obiettivo di rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori dipendenti. La soglia esentasse passa da 8 a 10 euro, rendendo fiscalmente più conveniente l’erogazione del benefit da parte delle aziende.
Laddove i buoni pasto rappresentano una voce diffusa nel welfare aziendale, il provvedimento consente una riduzione del cuneo fiscale senza pesare sul netto in busta o aumentare i costi per l’impresa. I buoni pasto cartacei, invece, restano fermi a 4 euro di soglia esente.
Detassazione per lavoro notturno, festivo e nei giorni di riposo
Sempre nella cornice della Legge di Bilancio 2026, il DDL prevede anche una detassazione delle somme corrisposte a titolo di maggiorazioni e indennità per:
- lavoro notturno,
- lavoro festivo,
- turni svolti nei giorni di riposo settimanale.
Un intervento che tocca in modo diretto il comparto metalmeccanico, dove turnazioni su più fasce orarie, compresi i festivi e i riposi compensativi, sono spesso parte integrante dell’organizzazione produttiva. La misura si inserisce nella strategia del Governo di ridurre la pressione fiscale sul lavoro operativo, incentivando al tempo stesso la disponibilità a coprire turni disagiati.
Fringe benefit: soglie più alte
Confermato l’innalzamento dei limiti esentasse per i fringe benefit. Il Governo intende portare le soglie da:
- 1.000 a 2.000 euro per tutti i lavoratori;
- 2.000 a 4.000 euro per i lavoratori con figli a carico.


