Con due ore di sciopero a turno a partire da venerdì 11 aprile, prende ufficialmente il via la mobilitazione nazionale dei metalmeccanici proclamata da Fim, Fiom e Uilm per tutto il mese. Dopo mesi di stallo nelle trattative – precisamente 5 – per il rinnovo del contratto nazionale, le strutture territoriali hanno iniziato a mettere in campo le prime iniziative.
Le aziende prese di “mira” dai sindacati sono soprattuto quelle aderenti a Federmeccanica–Assistal, firmatarie del ccnl industria, e aderenti a Unionmeccanica-Confapi, firmatarie del CCNL piccola media industria metalmeccanica. Solo Federmeccanica ne conta 16.000 sparse in tutta Italia, per un totale di 800.000 addetti. Aziende di grandi dimensione con migliaia di dipendenti, come quelle del gruppo Finmeccanica. E poi aziende siderurgiche, metallurgiche, della componentistica, carpenteria, ecc.
Basse adesioni?
Per i sindacati, la mobilitazione di aprile è anche l’occasione per smentire – sul campo – i dati diffusi da Federmeccanica e Assistal sulle adesioni allo sciopero del 28 marzo scorso, giudicati ampiamente sottostimati. Secondo le associazioni datoriali, la partecipazione non avrebbe superato il 30%, ma Fim, Fiom e Uilm parlano di fabbriche ferme e adesioni altissime. In alcuni casi che oscillano tra l’80 e il 100%. Le iniziative in corso mirano a rendere visibile la reale forza della protesta.
Parte Livorno con una modalità “innovativa”
Livorno è tra i primi territori a partire, con un calendario di quattro giornate di sciopero articolato su 2 ore a turno:
• Venerdì 11 aprile
• Mercoledì 16 aprile
• Venerdì 18 aprile
• Mercoledì 30 aprile
In ciascuna data, i lavoratori si fermeranno nelle ultime due ore del proprio turno, salvo indicazioni diverse dalle RSU aziendali. Le segreterie di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil provinciali invitano tutte le rappresentanze a massimizzare la partecipazione e ad articolare gli scioperi in ogni sito produttivo.
Bologna si ferma per la sicurezza: sciopero straordinario l’11 aprile
Nella stessa giornata di venerdì 11 aprile, a Bologna viene proclamato uno sciopero straordinario di 2 ore in tutti i settori dell’edilizia e della metalmeccanica. La decisione arriva dopo il gravissimo incidente in un cantiere autostradale, dove ha perso la vita Francesco D’Alò, operaio addetto alla segnaletica, travolto mentre lavorava sulla tangenziale.
L’episodio, avvenuto nella notte tra il 9 e l’10 aprile, ha colpito duramente il territorio, già segnato da altre tragedie sul lavoro, come quella avvenuta un anno fa nella centrale di Bargi. I sindacati denunciano che la sicurezza continua a essere sacrificata per risparmiare su costi e tempi, specie nei lavori di manutenzione stradale e ferroviaria, spesso gestiti in appalto e subappalto con contratti non coerenti con le mansioni reali.
Il presidio bolognese si tiene alle 14:30 in via del Triumvirato, vicino all’uscita 4 della tangenziale, a pochi passi dal luogo dell’incidente.
8 ore di sciopero in tutta Italia
Le mobilitazioni in corso non esauriscono la protesta per il rinnovo del CCNLCome confermato dai segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, Uliano, De Palma, Palombella, durante la conferenza stampa del 7 aprile, nelle prossime ore verranno comunicate anche le modalità dello sciopero di 8 ore per il rinnovo del contratto nazionale, in linea con quanto già avviato in altre province.
Il mese di aprile si annuncia dunque come un periodo ‘caldo’ per le rivendicazioni dei lavoratori metalmeccanici: salario, diritti e sicurezza tornano al centro della scena sindacale nazionale.