Nel 2025, i lavoratori metalmeccanici possono beneficiare di diverse misure di sostegno per la cura dei figli in età prescolare. Queste includono il bonus asilo nido INPS, i contributi degli enti bilaterali e l’accesso ad asili nido aziendali.
Vediamo una panoramica dettagliata delle opportunità disponibili.
Bonus Asilo Nido INPS 2025
Il bonus asilo nido dell’INPS è confermato anche per il 2025, con importi variabili in base all’ISEE e alla data di nascita del bambino:
- Bambini nati prima del 1° gennaio 2024:
- Bambini nati dal 1° gennaio 2024:
L’ISEE quindi influisce sull’importo in pagamento ma non condiziona l’accesso alla misura. Il contributo spetta a chi ha figli sotto i 3 anni e costituisce una sorta di rimborso delle rette di frequenza dell’asilo nido o delle spese sostenute per l’assistenza domiciliare del figlio malato cronico.
I lavoratori metalmeccanici interessati possono presentare domanda online tramite il portale INPS entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Ai fini del riconoscimento del Bonus è necessario allegare le ricevute di pagamento delle rette dell’asilo nido.
Contributi degli Enti Bilaterali
L’Ente Bilaterale Metalmeccanici (EBM), che riguarda i lavoratori a cui si applica il CCNL Unionmeccanica Confapi, offre un contributo di 200 euro annui per l’iscrizione dei figli dei lavoratori ad asili nido o scuole materne. A partire dall’anno scolastico 2025/2026, invece, l’importo sale a 300 euro.
La richiesta deve essere presentata entro sei mesi dall’inizio dell’anno scolastico, quindi dal 15 settembre al 15 marzo dell’anno successivo. Sul sito dell’EBM è indicata tutta la documentazione necessaria.
In questo caso non è previsto alcun limite ISEE.
Il caso dell’EBM è solo un esempio di ente che eroga contributi per le spese del Nido. Tali prestazioni sono erogate anche ai dipendenti delle aziende artigiane, attraverso gli enti bilaterali regionali, come EBLART – Lazio, ELBA – Lombardia, EBAV – Veneto, e così via in tutte le regioni.
Asili Nido Aziendali
Alcune aziende del settore metalmeccanico hanno avviato programmi per offrire asili nido aziendali ai figli dei dipendenti.
Fincantieri, per esempio, ha firmato un accordo con i sindacati per aprire asili nido nelle proprie sedi, con costi a carico dell’azienda e rette differenziate in base all’ISEE. Altre aziende, tra cui Eni, Intesa Sanpaolo e Leonardo si sono invece unite in un progetto nazionale per creare una rete di asili nido aziendali e convenzionati, accessibili ai figli dei dipendenti.