Il Primo Maggio è storicamente il giorno dedicato al riposo e alla celebrazione dei lavoratori. In molti si aspettavano che anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, rispettasse questa tradizione. Ma quest’anno qualcosa di diverso è in arrivo.
La premier, infatti, ha annunciato un impegno particolare per la giornata che ricorda le lotte dei lavoratori. Ecco cosa ha detto.
Meloni lavorerà il Primo Maggio: ecco perché
Intervistata dal Corriere della Sera in edicola oggi la Presidente del Consiglio risponde così alle domanda sull’ipotesi di riposare nella giornata del 1° maggio:
“Mi piacerebbe. Ma in vista del Primo Maggio stiamo lavorando a qualcosa di estremamente importante per i lavoratori, cioè la loro sicurezza.”
Alla richiesta di chiarimenti su come intenda agire, la presidente del Consiglio ha aggiunto:
“Pensiamo a degli interventi concreti per la sicurezza sul lavoro, perché è inaccettabile che ogni giornata sia scandita da morti e infortuni. Metteremo a disposizione importanti risorse che intendiamo utilizzare confrontando le nostre proposte con quelle dei sindacati e delle associazioni datoriali. Valuteremo insieme cosa è più utile per la sicurezza dei lavoratori.”
Un’affermazione vaga che non da l’impressione che la Premier abbia la idee chiare su quali siano gli interventi da mettere in campo, soprattutto a fronte del fatto che mancano appena due giorni. La sensazione è che sia in arrivo l’ennesimo provvedimento “spot” utile alla propoganda del centro-destra.
L’ultimo intervento del governo risale al 2023
Anche nel 2023 il Governo impegno la giornata del 1° maggio per adottare un decreto legge che, dopo la cancellazione del Reddito di cittadinanza, introduceva l’Assegno di inclusione, sostegno economico per le famiglie in difficoltà e il Supporto Formazione e Lavoro.
Dopo due anni di relativa calma, l’esecutivo sembra voler riaccendere i riflettori su temi fondamentali per chi lavora in una giornata simbolo.
Dal 1° ottobre 2024 è partita anche la patente a crediti
Sul tema del lavoro un tassello importante è stato aggiunto di recente dal Governo. Dal 1° ottobre 2024 è entrata in vigore la patente a crediti nei cantieri per garantire una maggiore sicurezza sul lavoro.
Un sistema che obbliga le imprese che operano nei cantieri (edili e non) a dimostrare il possesso di requisiti minimi di sicurezza. Chi perde troppi crediti rischia di non poter più lavorare nei cantieri pubblici o privati.
Il nuovo annuncio di Meloni potrebbe rappresentare un ulteriore passo avanti in questa direzione. Ma al momento non è ancora chiaro di cosa si tratti.