Martedì 3 giugno si è svolta, a Roma, a Palazzo Piacentini la prima riunione sulla vertenza Riello, convocata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. A darne notizia era stata Fim-Cisl con un post pubblicato su Facebook.
Il confronto è avvenuto alla presenza delle strutture tecniche del Mimit, dei rappresentanti dell’azienda, delle Regioni Veneto e Lombardia, e delle organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm.
Al centro del tavolo le prospettive industriali dei siti italiani, dopo l’annuncio della volontà di Carrier Global Corporation, multinazionale statunitense proprietaria del marchio Riello, di mettere in vendita le attività europee dell’azienda.
Riello: 600 lavoratori coinvolti tra Veneto e Lombardia
Il gruppo Riello, attivo nel settore della climatizzazione e del riscaldamento, occupa circa 600 lavoratori in Italia.
I due stabilimenti produttivi principali si trovano a:
- Volpago del Montello (TV)
- Legnago (VR)
A questi si aggiungono tre centri di ricerca che completano la struttura industriale nazionale.
Carrier conferma la cessione di tutti gli asset Riello
Durante l’incontro, i vertici di Carrier hanno confermato ufficialmente l’intenzione di collocare sul mercato tutti gli asset europei di Riello. Dunque non solo i siti produttivi italiani.
L’obiettivo, hanno precisato, è trovare nei prossimi mesi un nuovo acquirente. Fino alla conclusione dell’operazione, le attività produttive continueranno regolarmente.
Il Mimit: massimo impegno e nuovo incontro a luglio
Il Ministero, su indicazione del Ministro Adolfo Urso, ha ribadito il proprio impegno a seguire da vicino l’evolversi della situazione.
È stata annunciata l’apertura di una fase di monitoraggio per tutelare occupazione e continuità produttiva, e individuare la soluzione migliore per il futuro del gruppo.
Il secondo incontro tra le parti è già stato fissato per il 16 luglio presso lo stesso Ministero.