sabato, Giugno 7, 2025

Referendum Lavoro 2025: Cosa Cambia per Chi Lavora in Fabbrica

Il 2025 sarà un anno importante per chi lavora, soprattutto nei settori manifatturieri. La CGIL ha promosso quattro referendum popolari per riportare al centro i diritti dei lavoratori, partendo da temi molto sentiti come licenziamenti, contratti precari e sicurezza.

Si potrà votare dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 8 giugno e dalle ore 7 alle ore 15 di lunedì 9 giugno. Potranno votare tutti i cittadini italiani maggiorenni.

Quesito 1: più tutele contro i licenziamenti illegittimi

Il primo quesito mira a ripristinare le tutele reali contro i licenziamenti senza giusta causa, cancellate con il Jobs Act.

Se approvato, il referendum reintrodurrebbe il reintegro obbligatorio per chi viene licenziato ingiustamente, una tutela importante soprattutto per operai e tecnici impiegati in settori industriali ad alto rischio di sfruttamento.

Quesito 2: cancellare il tetto al risarcimento per licenziamento ingiusto

Attualmente, se vieni licenziato senza motivo valido, nelle piccole imprese esiste un limite massimo al risarcimento economico che puoi ricevere. Il secondo quesito vuole eliminare questo tetto, per garantire un risarcimento proporzionato al danno subito.

Cancellando il tetto massimo all’indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato, sarà il giudice a determinare il giusto risarcimento, senza alcun limite.

Quesito 3: stop ai contratti a termine abusati

Il terzo quesito intende limitare l’uso eccessivo dei contratti a tempo determinato, spesso utilizzati al posto di quelli a tempo indeterminato, per tenere i lavoratori sotto ricatto.

Se il referendum dovesse passare verrebbe eliminata la liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l’utilizzo a causali specifiche e temporanee. Nel settore metalmeccanico, così come in tutti quei settori in cui la produttività dipende anche dalla stabilità della forza lavoro, questa modifica aiuterebbe a favorire l’occupazione stabile e la crescita professionale.

Quesito 4: negli appalti l’impresa madre deve rispondere

Il terzo quesito riguarda gli appalti e punta a rendere responsabile anche l’azienda committente in caso di incidenti o irregolarità. Ad oggi, infatti, in presenza di appalti o subappalti, l’impresa committente non è responsabile in caso di infortunio o malattia del lavoratore.

Nella metalmeccanica è frequente l’impiego di lavoratori esterni tramite ditte terze: con questa modifica, le grandi imprese non potrebbero più “scaricare” i rischi sulla catena degli appalti.

Metalmeccanici in piazza per promuovere il referendum

A Poggibonsi, in provincia di Siena, un gruppo di lavoratori metalmeccanici ha preso parte attivamente alla campagna referendaria promossa dalla CGIL, allestendo un banchetto al mercato settimanale.

Con cartelli dai messaggi forti e simbolici, i lavoratori hanno sensibilizzato la cittadinanza sui temi della sicurezza, dello sfruttamento e della libertà di scelta attraverso il voto referendario. L’iniziativa, organizzata dalla CGIL, proseguirà nei prossimi giorni con altre tappe in zone limitrofe.

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