sabato, Giugno 7, 2025

Federmeccanica Dice No al Rinnovo, ma una Parte degli Industriali Firmerà il 6 Giugno. L’Annuncio Fim-Cisl

Il rinnovo del contratto dei metalmeccanici è in stallo. Federmeccanica rifiuta di discutere aumenti salariali, mentre c’è una parte del mondo industriali che è pronta a firmare un accordo con incrementi superiori all’inflazione. La Fim-Cisl, attraverso le parole del segretario generale Ferdinando Uliano, denuncia il blocco delle trattative e annuncia la mobilitazione. Il 20 giugno è previsto uno sciopero nazionale articolato per regioni.

In questo articolo vediamo cosa sta succedendo, perché il contratto è fermo e cosa sta per cambiare per chi lavora nel Settore Automotive dopo l’annuncio del Segretario Fim Cisl su RaiNews.

“Nessun aumento, solo condizioni imposte”

Uliano denuncia una chiusura netta da parte di Federmeccanica. Secondo il sindacalista, la controparte industriale vuole discutere solo a una condizione: niente aumenti in busta paga.

“Ci chiedono di accettare un contratto a zero euro. È inaccettabile per chi lavora in fabbrica”, ha affermato Uliano. La Fim-Cisl aveva chiesto di riaprire le trattative senza pregiudiziali. Ma dall’associazione datoriale è arrivato un rifiuto.

Secondo Uliano, la posizione di Federmeccanica riporta le relazioni sindacali indietro nel tempo: “Siamo tornati a una stagione di puro conflitto. Ma i lavoratori non hanno colpa e non meritano questo trattamento”.

Il contratto nazionale dell’industria interessa più di 1,5 milioni di lavoratori. Per loro, il rinnovo è bloccato. Il rischio è che non ci sia alcun aumento negoziato, nonostante l’inflazione e il costo della vita in crescita. Ma solo un piccolo adeguamento in base all’IPCA NEI.

Intanto Stellantis firma: accordo il 6 giugno

E mentre il contratto nazionale dell’industria è in stallo, arriva una notizia importante da un altro tavolo. Il gruppo Stellantis è pronto a firmare un accordo sindacale per rinnovo del CCSL per il biennio economico 2025-2026 assieme a IVECO, CNHI, Ferrari.

La firma è attesa per il 6 giugno 2025. L’intesa prevede aumenti salariali superiori all’inflazione e impegni chiari sulle relazioni industriali.

Stiamo chiudendo un accordo importante, in un settore come quello dell’auto che è in forte crisi. Questo dimostra che si può rinnovare un contratto anche in tempi difficili”, ha detto Uliano.

Sciopero nazionale il 20 giugno

La mobilitazione è ormai ufficiale. Le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero generale dei metalmeccanici articolato su base regionale, da tenersi il 20 giugno.

La protesta riguarderà tutte le aziende aderenti a Federmeccanica e Assistal. Ma anche Unionmeccanica Confapi. Il messaggio è chiaro: senza rinnovo e senza aumenti, i lavoratori incrociano le braccia.

Il confronto si sposta in fabbrica

Nei prossimi giorni i sindacati organizzeranno assemblee, presìdi e fermate. L’obiettivo è forzare la riapertura del tavolo. Ma per ora il fronte resta chiuso.

Mentre una parte dei metalmeccanici riceverà gli aumenti, nonostante la crisi dell’Automotive, oltre un milione e mezzo di lavoratori resta fermo. E si prepara a far sentire la propria voce in piazza.

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