Raggiunto oggi a Torino l’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) nei principali gruppi dell’Automotive italiano: Stellantis, CNH Industrial, Iveco e Ferrari. L’intesa riguarda più di 60.000 addetti del settore e prevede aumenti economici significativi per il biennio 2025-2026. Il biennio economico era infatti scaduto il 31 dicembre 2024.
Più salario e bonus una tantum
L’incremento complessivo stabilito è pari al 6,6%, articolato su tre momenti:
- Giugno 2025: +3,7%, pari a 75,43 euro per l’area 2 e 78,13 euro per il 3° gruppo
- Gennaio 2026: +2%, con 42,28 euro (area 2) e 43,80 euro (3° gruppo)
- Novembre 2026: +0,8%, cioè 17,25 euro (area 2) e 17,87 euro (3° gruppo)
In totale, gli aumenti arriveranno a 134,96 euro per Stellantis e 139,80 euro per CNHI, Iveco e Ferrari. Inoltre, è stato concordato un bonus una tantum di 480 euro, di cui 240 euro in giugno 2025 e 240 euro in aprile 2026.
Riguarda i metalmeccanici dei grandi gruppi auto
L’accordo interessa oltre 60.000 lavoratori metalmeccanici impiegati in stabilimenti, reparti tecnici e centri produttivi dei principali gruppi del comparto automotive. Come: Mirafiori, Melfi, Termoli, Pomigliano d’Arco, Atessa, Melfi, Maranello, ecc. Si tratta di un rinnovo che arriva in un momento delicato per il settore, segnato da incertezze industriali e trasformazioni legate alla transizione ecologica e tecnologica.
Oltre alla parte economica, l’intesa prevede:
- miglioramenti al Premio di Risultato (PDR) per i dipendenti Stellantis
- nuovi criteri di calcolo del PDR, che saranno adeguati agli aumenti contrattuali
- avvio di commissioni sull’inquadramento professionale in Stellantis, Iveco e CNHI, con l’obiettivo di introdurre un nuovo elemento economico nel prossimo rinnovo
FIM CISL: accordo positivo in una fase complessa
“Un risultato concreto per i lavoratori e per il Paese” – commentano Ferdinando Uliano e Stefano Boschini della FIM CISL – “che arriva a pochi giorni dalla nomina del nuovo amministratore delegato di Stellantis, Antonio Filosa.”
Per la FIM, il rinnovo del CCSL rappresenta un passo importante in un settore strategico, che conferma come si possano ottenere risultati positivi anche in tempi difficili. Ora si guarda alla continuità industriale, agli investimenti e alla tutela dell’occupazione nei siti italiani.