lunedì, Novembre 17, 2025

Ferie Retribuite: ora contano anche Premi e le Indennità collegate al lavoro

La retribuzione durante le ferie deve essere piena e comprensiva anche delle voci variabili ma ricorrenti, come premi, maggiorazioni, indennità collegate al lavoro effettivo. Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, e la Cassazione italiana si sta ormai adeguando a questa impostazione, con conseguenze dirette anche per i lavoratori metalmeccanici.

La finalità è chiara: evitare che il lavoratore sia scoraggiato dal prendersi le ferie per non perdere parte dello stipendio. Le ferie, infatti, sono un diritto fondamentale previsto dalla normativa europea per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

Le ferie non devono penalizzare il lavoratore

L’art. 31 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea considera le ferie retribuite come parte delle “condizioni di lavoro giuste ed eque”. Su questa base, la Corte UE ha più volte affermato che la retribuzione feriale non può essere inferiore a quella normalmente percepita durante il lavoro.

In sostanza: se in busta paga compaiono voci aggiuntive collegate all’attività effettiva (turni, lavoro a ciclo continuo, premi produzione, maggiorazioni per lavoro notturno o su tre turni), allora queste devono essere incluse nella retribuzione feriale, purché abbiano carattere ricorrente e sistematico.

Non solo stipendio base: cos’è la “retribuzione feriale”

Per anni si è creduto che bastasse versare lo stipendio base durante le ferie. Ma la Corte di Giustizia UE e, più recentemente, la Corte di Cassazione (con ordinanze come la n. 17495 del 29 giugno 2025), hanno stabilito che la retribuzione durante le ferie deve essere piena e “ordinaria”, cioè equivalente a quella che il lavoratore avrebbe ricevuto se fosse rimasto al lavoro.

Questo significa che devono essere incluse tutte le voci:

  • legate all’esecuzione delle mansioni (premi, maggiorazioni, indennità legate ai turni);
  • collegate allo status professionale del dipendente (anzianità, qualifica, livello, categoria).

Non rientrano invece nella retribuzione feriale gli importi occasionali o una tantum, o quelli destinati a rimborsare spese extra.

Il principio vale anche per i metalmeccanici: cosa cambia in fabbrica?

Nei contratti collettivi del settore metalmeccanico, in particolare quello industria, sono previste varie voci retributive che possono rientrare nella busta paga ordinaria, come:

  • indennità di turno;
  • maggiorazioni per lavoro notturno o festivo;
  • premio di risultato (se pagato con continuità);
  • superminimi individuali o collettivi;
  • elemento perequativo.

Se queste voci hanno carattere sistematico, e sono collegate all’attività lavorativa prestata, allora devono essere riconosciute anche durante le ferie. Un datore di lavoro che non le include nella retribuzione feriale potrebbe violare il diritto dell’Unione Europea, e il lavoratore può fare ricorso.

Chi deve dimostrare cosa: cambia l’onere della prova

Un altro passaggio importante chiarito dalla Cassazione (ordinanza 16773 del 23 giugno 2025) riguarda l’onere della prova: se il lavoratore non ha goduto delle ferie e chiede l’indennità sostitutiva, non deve dimostrare di aver lavorato in quei giorni. Al contrario, è il datore di lavoro che deve dimostrare:

  1. di aver messo il lavoratore nelle condizioni di godere delle ferie;
  2. di averlo avvisato per tempo;
  3. di averlo informato che se non le prende, le ferie andranno perse.

Se non lo fa, le ferie non si estinguono e l’indennità va comunque pagata, anche se sono passati anni.

Occhio alle clausole del contratto: non sempre sono valide

La Cassazione ha anche precisato che le clausole dei contratti collettivi che escludono dal pagamento feriale le indennità collegate alla prestazione lavorativa, sono nulle se contrastano con il diritto UE.

Questo riguarda anche le previsioni del CCNL metalmeccanici o degli accordi aziendali che limitano le voci da includere nella retribuzione feriale: se tali esclusioni penalizzano il lavoratore e non rispettano il principio di piena retribuzione, possono essere disapplicate dai giudici.

In sintesi: cosa devono sapere i metalmeccanici

Ecco le informazioni chiave da tenere a mente:

  • Le ferie devono essere pagate come se il lavoratore fosse presente in azienda.
  • La retribuzione feriale deve includere anche premi e indennità collegate al lavoro, se hanno carattere sistematico e non occasionale.
  • Il datore di lavoro non può sottrarsi al pagamento se non ha dimostrato di aver invitato il lavoratore a fruire delle ferie.
  • I contratti collettivi o aziendali che escludono tali voci possono essere dichiarati nulli se contrastano con i principi Ue.

Chi ritiene di aver ricevuto una retribuzione feriale inferiore al dovuto può rivolgersi al proprio sindacato o a un consulente legale per valutare un eventuale ricorso.

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