Oltre la metà degli italiani ha deciso di rimandare l’acquisto di un’auto nuova. Lo rivela il Global Automotive Study 2025 di Simon Kucher: il 52% degli intervistati teme un ulteriore calo del potere d’acquisto e i prezzi troppo alti scoraggiano.
L’Italia è in linea con la media globale (54%): in tutto il mondo, gli automobilisti scelgono di tenere la propria auto più a lungo, soprattutto nei Paesi dove l’inflazione colpisce i redditi. Il nostro Paese è secondo solo alla Turchia per timore legato al potere d’acquisto, e supera Spagna (35%), Francia (48%) e Germania (46%).
Prezzi troppo alti, timore dazi e crisi del potere d’acquisto
Dalla pandemia, i prezzi delle auto nuove sono aumentati del 34-36%. Il prezzo resta il fattore decisivo per il 73% dei consumatori, più del marchio o dell’affidabilità. In Europa, la sensibilità al prezzo è fino al 15% più alta rispetto ad alcuni Paesi asiatici.
A complicare la situazione ci sono i dazi: il 73% teme un aumento dei prezzi anche per i modelli prodotti localmente, a causa del rincaro su componenti e forniture.
Marchi cinesi ed elettriche: interesse in crescita ma con riserve
Nonostante l’incertezza, il 56% degli italiani valuta brand non tradizionali, con crescente interesse verso i marchi cinesi. A livello globale, il 43% è aperto a considerarli, soprattutto tra i giovani e tra chi ha già guidato un’auto elettrica. Restano però dubbi su qualità e assistenza post-vendita.
Auto elettriche: fedeltà alta tra chi le ha già, ma frenano costi e autonomia
Il 96% dei possessori di veicoli elettrici comprerebbe di nuovo un’EV. Tuttavia, tra chi non le ha mai provate la crescita è lenta, anche per i costi iniziali, la carenza di colonnine e l’ansia da autonomia.
Tesla resta nella short list del 69% degli interessati all’elettrico, ma il 31% la esclude per motivi legati all’immagine e al management.


