Le trattative aziendali nel gruppo Stellantis France hanno visto un intenso confronto il 20 febbraio. Dopo sei round di negoziati e 10 ore ininterrotte di trattativa, la direzione ha proposto un aumento salariale del 2,1% della massa salariale, includendo sia aumenti generali che individuali. Tuttavia, nessuno dei sindacati presenti al tavolo si è alzato dopo aver firmato l’accordo. Da parte dei rappresentanti dei lavoratori c’è la consapevolezza che occorre attendere i risultati finanziari del gruppo, previsti per il 26 febbraio, prima di prendere una decisione definitiva.
La retribuzione: parte fissa e parte variabile
Secondo Laurent Oechsel, delegato sindacale CFE-CGC, la valutazione sul salario deve essere fatta in modo globale. Questo perchè oltre agli aumenti fissi, vi sono in gioco bonus, incentivi e altri elementi variabili legati ai risultati finanziari dell’azienda. Se questi ultimi fossero inferiori alle attese, alcuni dipendenti potrebbero non ricevere alcun aumento salariale.
La parte più dura al tavolo è espressa dalla CGT che ha richiesto un aumento uniforme di 400 euro per tutti i dipendenti, sottolineando che Stellantis continua a destinare miliardi di euro a riacquisti di azioni e dividendi. C’è quindi un problema di redistribuzione della ricchezza interna al gruppo.
L’inflazione a 1,4%
L’altro aspetto che ‘frena’ i sindacati sono i dati dell’INSEE (l’ISTAT “francese”) che ha segnalato un’inflazione dell’1,4% a gennaio 2025 su base annua. Per il sindacato CFDT il 2,1% proposto dall’azienda supera evidentemente il tasso di inflazione, ma c’è ancora perplessità per la ripartizione delle tranche economiche tra aumenti generali e individuali (tra maggio e fine anno senza effetti retroattivi). Inoltre, i quadri non riceveranno alcun incremento generale.
Possibili scenari nei prossimi giorni
Secondo quanto rivela il giornale web Le Trois se i sindacati non accetteranno la proposta attuale, la direzione tornerà alla quarta proposta, riducendo la dotazione complessiva all’1,9%. I risultati finanziari del 26 febbraio saranno decisivi per le trattative. I sindacati valuteranno se accettare la proposta o continuare a chiedere condizioni migliori.