Si è svolto il 18 settembre il secondo incontro tecnico tra Fiom, Fim, Uilm e Federmeccanica per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.
Nel corso della riunione si è discusso di diversi temi della piattaforma sindacale: diritto all’informazione, consultazione e partecipazione delle RSU, politiche di genere, tutele per i lavoratori stranieri e aggiornamento della parte normativa sui diritti sindacali.
Secondo Mirco Rota, segretario nazionale della Fiom-Cgil, «su alcuni punti ci sono stati segnali di apertura, su altri le distanze restano ancora molto marcate».
Il 25 settembre giornata decisiva per la parte economica
Il confronto proseguirà giovedì 25 settembre, giorno in cui le organizzazioni sindacali si aspettano una prima risposta economica da parte di Federmeccanica.
Rota, in un video rivolto agli iscritti, ha dichiarato: non possiamo arrivare alla fine della discussione normativa senza sapere quale sarà la disponibilità economica. E’ chiaro che il 25 settembre sarà un passaggio decisivo.
Le richieste: aumenti salariali, welfare e perequazione
La piattaforma unitaria di Fiom, Fim e Uilm prevede tra le varie richieste:
- un aumento salariale di 280 euro sui minimi contrattuali;
- un rafforzamento del welfare contrattuale, portando il valore annuo dei flexible benefit da 200 a 250 euro;
- un incremento dell’elemento di garanzia retributiva (perequativo) per i lavoratori che non percepiscono premi aziendali, portandolo dagli attuali 485 a 700 euro annui.
Il messaggio della Fiom: ora servono certezze
Ecco le sue parole nel video pubblicato su Facebook:
“Il confronto proseguirà giovedì 25 settembre, data in cui si affronteranno i punti ancora aperti e si inizierà a costruire una valutazione complessiva sull’andamento del negoziato.
Ribadiamo che accanto alla parte normativa, sarà fondamentale avviare quanto prima anche il confronto sul versante economico, che deve prevedere elementi concreti di avanzamento salariale“.


