Si è svolto oggi, 6 ottobre, presso la sede di Confindustria a Roma, l’incontro in plenaria tra Federmeccanica, Assistal e le delegazioni sindacali di Fim, Fiom e Uilm sul rinnovo del CCNL Metalmeccanici.
Dopo 40 ore di sciopero e settimane di incontri tecnici, la trattativa entra ora in una nuova fase. Gli industriali hanno chiesto di rinviare la discussione sul salario alle prossime due riunioni, che si terranno in sede ristretta il 15 e 17 ottobre.
La priorità, per ora, resta quella di consolidare un quadro di equilibrio generale, senza ancora entrare nel dettaglio degli aumenti.
Fim Cisl: “Serve accelerare, ma registriamo una disponibilità”
Durante la plenaria, il segretario generale della Fim Cisl, Ferdinando Uliano, ha espresso un giudizio complessivamente positivo sull’incontro, sottolineando che “apprezziamo gli interventi dei presidenti di Federmeccanica e Assistal e del direttore di Federmeccanica, dai quali registriamo la volontà a lavorare per accelerare la trattativa al fine di giungere al rinnovo del contratto in tempi stretti”.
Uliano ha ribadito che il riconoscimento reciproco tra le parti rappresenta “un aspetto fondamentale che ci ha permesso, anche nei rinnovi precedenti, di introdurre innovazioni importanti in materia di politiche di genere, salute e sicurezza, formazione e inquadramento”.
Per il sindacato, le basi per arrivare all’accordo ci sono, ma servono ora decisioni concrete sul fronte salariale e la disponibilità a recepire la richiesta di aumenti fino a 280 euro avanzata dalla piattaforma unitaria.
Federmeccanica e Assistal: comunicato generico, ma apertura confermata
Al termine dell’incontro, Federmeccanica e Assistal hanno diffuso un comunicato dai toni generali, senza entrare nel merito delle cifre e senza alcun riferimento esplicito al superamento dell’IPCA NEI come unico metodo per fare salire le buste paga dei metalmeccanici.
Nel testo, le associazioni datoriali si limitano a ribadire la necessità di “ricercare un equilibrio complessivo tra le esigenze delle imprese e quelle dei lavoratori”, confermando comunque la volontà di arrivare al rinnovo del contratto.
Un messaggio interpretato dai sindacati come un segnale di prudenza, ma anche come il riconoscimento che il confronto deve proseguire e concludersi con risultati concreti.
La mancanza di dettagli sul salario viene letta come una strategia per prendere tempo e valutare i margini economici prima del faccia a faccia in sede ristretta.
Verso i tavoli del 15 e 17 ottobre
Le prossime riunioni, fissate per il 15 e 17 ottobre, si svolgeranno in formato ridotto, con la partecipazione delle delegazioni ristrette di sindacati e imprese.
Secondo quanto trapela, il focus sarà proprio sul capitolo salariale, finora rinviato, e sulle proposte relative alla produttività e alle politiche di innovazione.
Uliano ha concluso invitando a “lavorare a un calendario serrato di incontri già in questo mese per risolvere i nodi che ancora sono da sciogliere, partendo dal salario e arrivando alle parti normative”.
I sindacati considerano ottobre il mese decisivo per chiudere una trattativa che dura ormai da 16 mesi. Ma finché Federmeccanica non metterà numeri concreti sul tavolo, il rinnovo resterà sospeso tra apertura e attesa.


