Dal 1° gennaio 2027 entrerà in vigore un importante aumento del salario minimo legale, che porterà in Germania la paga oraria a 14,60 euro. La misura, approvata su proposta della Mindestlohnkommission (Commissione per il salario minimo), coinvolgerà circa 6,6 milioni di lavoratori, tra cui la maggior parte appartenenti al settore metalmeccanico e chimico, e rappresenta uno dei rialzi più consistenti degli ultimi anni.
L’aumento avverrà in due tappe: dal 1° gennaio 2026 la paga minima salirà a 13,90 euro, e un anno dopo raggiungerà i 14,60 euro. Si tratta di un incremento complessivo di quasi il 14% rispetto al livello attuale di 12,82 euro.
Un passo verso salari più dignitosi
La decisione è frutto di un compromesso tra governo, sindacati e imprese. I rappresentanti dei lavoratori chiedevano di arrivare a 15 euro, ma la soglia fissata resta comunque vicina a quell’obiettivo. La misura nasce anche in risposta alla direttiva europea sui salari minimi adeguati, che invita gli Stati membri a garantire compensi proporzionati al costo della vita.
Secondo le stime ufficiali, con la nuova soglia del 2027 un lavoratore a tempo pieno potrà contare su un reddito lordo mensile di circa 2.500 euro, rafforzando così il potere d’acquisto delle fasce più deboli.
Effetti sul lavoro e sulle imprese
L’aumento graduale consentirà alle aziende di adattarsi nel tempo, limitando gli effetti negativi sui costi. Tuttavia, diverse associazioni imprenditoriali hanno segnalato possibili pressioni sui margini delle piccole imprese, in particolare nei settori a basso valore aggiunto come quelli della catena di subfornitura.
Per i sindacati, invece, si tratta di un passo storico: un salario più alto stimola i consumi interni e riduce la disuguaglianza salariale. La Commissione tripartita continuerà a monitorare l’impatto della misura nel 2026, in vista di ulteriori revisioni dopo il 2027.


