La trattativa per il rinnovo del CCNL Federmeccanica-Assistal è bloccata dallo scorso novembre, dopo la presentazione da parte delle associazioni datoriali di una “contropiattaforma”. L’iniziativa non è stata ben vista dal sindacato perchè interpretata come una volontà di non negoziare sulla base delle richieste avanzate da Fim, Fiom e Uilm.
Da allora, il settore metalmeccanico ha visto una forte mobilitazione: a gennaio e febbraio si sono svolte 8 ore di sciopero, accompagnate dal blocco della flessibilità e da un irrigidimento delle relazioni industriali. Nonostante queste azioni, Federmeccanica e Assistal non hanno mostrato segnali di apertura al dialogo.
Conferenza stampa il 5 marzo: nuove mobilitazioni in arrivo?
Per fare il punto sulla situazione, i sindacati hanno convocato una conferenza stampa per il 5 marzo 2025 alle ore 10:30, presso la sede nazionale di Corso Trieste 36, Sala Airoldi. Interverranno. A parlare saranno i vertici dei sindacati: Ferdinando Uliano, segretario generale Fim-Cisl; Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil; Rocco Palombella, segretario generale Uilm-Uil.

L’obiettivo è chiaro: riportare la trattativa sul tavolo negoziale evitando – laddove possibile – ulteriori scioperi. Gli Industriali, però, dovranno fare uno sforzo, prendendo a riferimento anche gli elementi della piattaforma presentata dai sindacati e non su proposte unilaterali. La posizione, tutta improntata a ribassare gli aumenti, come quella palesata da Assistal, non può essere un buon punto di partenza per indurre tutti a sedersi attorno ad un tatolo.
Sciopero e stop alla flessibilità anche a marzo?
Dal comunicato stampa si evince che Fim, Fiom e Uilm intendono proseguire con le proteste anche nel mese di marzo. Se la situazione resterà bloccata, i lavoratori potrebbero essere chiamati a nuove 8 ore di sciopero, oltre al blocco degli straordinari e della flessibilità.
La tensione nel settore metalmeccanico è dunque destinata ad aumentare, con un possibile impatto sulla produzione e sulle relazioni industriali. La posizione che, a seguire, assumeranno Federmeccanica e Assistal sarà determinante per capire se si aprirà uno spiraglio di dialogo o se il conflitto si inasprirà ulteriormente.