Analizzando la busta paga di febbraio di un saldatore inquadrato al livello C3 del CCNL Metalmeccanica Industria, emergono dati interessanti. Il lavoratore percepisce una retribuzione base di 16,26682 euro all’ora, con una paga base di 9,19202 euro più un superminimo di 6,93 euro (1.200 euro al mese). Tuttavia, un elemento colpisce subito: le 8 ore di sciopero incidono pesantemente sulla retribuzione, più dell’“Ulteriore detrazione mese”.
Sciopero: una perdita significativa
Dalla busta paga, risulta che il lavoratore ha effettuato 152 ore di lavoro ordinario e 8 ore di sciopero per partecipare alle lotte sindacali che rivendicano il rinnovo del CCNL scaduto il 30 giugno 2024. Le ore lavorate portano a una competenza lorda di 2.472,56 euro, ma lo sciopero ha un impatto notevole: la trattenuta per queste 8 ore è di 130,13 euro.
Se confrontiamo questa cifra con l’“Ulteriore detrazione”, che porta un beneficio di 76,71 euro, appare evidente che la partecipazione allo sciopero abbia avuto un effetto molto più forte sulla busta paga. Il beneficio in questo caso è inferiore a 83,33 euro perchè il lavoratore supera il reddito annuale di 20.000 euro.

Contributi e trattenute: quanto resta in tasca?
Oltre alla trattenuta per lo sciopero, bisogna considerare i contributi e le imposte:
- Contributi sociali: 227,27 euro
- IRPEF netta: 2.245,29 euro
- Totale detrazioni: 296,96 euro
- Trattenute totali IRPEF: 527,39 euro
Alla fine, il lavoratore riceve un netto di 2.015,00 euro, dopo aver subito tutte le trattenute.
Il peso dello sciopero sulla busta paga
Questa busta paga dimostra che scioperare, un diritto tutelato dalla nostra Costituzione, ha un impatto diretto e immediato sullo stipendio, ben più delle normali detrazioni fiscali. Se le 8 ore di sciopero non fossero state effettuate, il lavoratore avrebbe percepito circa 130 euro in più, una cifra non trascurabile. Questo spiega, evidentemente, perchè molti lavoratori non aderiscono agli scioperi. Chiaramente più la retribuzione è alta e più rileva il ruolo dello sciopero.
Tuttavia, il diritto di sciopero è essenziale e, se raccoglie adesioni importanti da parte dei lavoratori, può portare a miglioramenti economici e contrattuali nel lungo termine.
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