sabato, Luglio 5, 2025

Metalmeccanici: chiamata allo Sciopero del 28 Marzo per Tutti i Dipendenti della Piccola Media Industria

I sindacati FIM-CISL, FIOM-CGIL e UILM-UIL hanno deciso di estendere lo sciopero nazionale del 28 marzo 2025 anche ai lavoratori delle piccole e medie imprese metalmeccaniche aderenti a Unionmeccanica-Confapi. La decisione è arrivata dopo il quarto incontro di trattativa, tenutosi a Milano il 17 marzo, per il rinnovo del CCNL Unionmeccanica, scaduto a dicembre 2024.

Le risposte fornite dalle imprese sono state giudicate del tutto insufficienti, soprattutto sul piano salariale, sull’orario di lavoro e sulla stabilità dell’occupazione.

La questione salariale e l’IPCA-NEI

Uno dei nodi più critici riguarda gli aumenti retributivi. I sindacati hanno avanzato la richiesta di 280 euro di incremento salariale, in linea con quanto richiesto sul tavolo del rinnovo del CCNL Industria.

Unionmeccanica ha risposto con una proposta non chiara, dichiarando che l’aumento potrebbe superare l’indice IPCA-NEI, ma senza fornire cifre precise. Ha inoltre legato qualsiasi incremento alla definizione di altri aspetti contrattuali, rendendo incerta la reale entità del miglioramento economico per i lavoratori.

Un’altra criticità riguarda l’elemento perequativo. L’associazione datoriale propone di collegarlo all’andamento dell’IPCA-NEI, ma anche alla presenza di welfare aziendale, introducendo un meccanismo che potrebbe penalizzare molti dipendenti e peggiorare la regolamentazione attuale.

Nessuna apertura su orario di lavoro e stabilizzazioni

Sul fronte della riduzione dell’orario di lavoro, non è stata avanzata alcuna proposta concreta. Unionmeccanica ha inizialmente sostenuto che il tema debba essere discusso a livello aziendale, per poi dichiarare una generica disponibilità a trattarlo su scala nazionale, senza però impegni precisi.

Analogamente, sulla regolamentazione del mercato del lavoro, i sindacati avevano chiesto misure per limitare l’uso dei contratti precari e favorire la stabilizzazione dei lavoratori. Anche su questo punto non è arrivata una risposta chiara da parte delle imprese.

Inoltre, restano non soddisfacenti le risposte su inquadramento professionale e formazione continua, mentre sulla richiesta di definire un “Protocollo di Partecipazione” Unionmeccanica non ha ancora fornito riscontri concreti.

Sciopero di 8 ore il 28 marzo

Vista la mancanza di progressi nella trattativa, i sindacati hanno deciso di estendere la mobilitazione del 28 marzo anche alle aziende Unionmeccanica-Confapi oltre a quelle che applicano il CCNL Industria Federmeccanica-Assistal. Lo sciopero avrà una durata di 8 ore e sarà preceduto da assemblee informative per aggiornare i lavoratori sullo stato delle trattative e sulle modalità di partecipazione.

La protesta ha l’obiettivo di ottenere un rinnovo contrattuale in tempo ragionevoli, con aumenti salariali adeguati, migliori condizioni di lavoro e regole più chiare per la stabilizzazione e per porre un argine alla precarietà.

Restano esclusi dallo sciopero i lavoratori delle aziende artigiane, che hanno rinnovato il loro contratto collettivo a novembre 2024, ottenendo un aumento salariale di 216 euro.

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