È stato pubblicato il Decreto interministeriale n. 989 del 28 marzo 2025, che stabilisce le misure di sostegno al reddito per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa. Il provvedimento è frutto della collaborazione tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Rifinanziati gli ammortizzatori per il 2025
Il decreto attua quanto previsto dall’art. 1, comma 189 della Legge di Bilancio 2025 (n. 207/2024). La norma ha rifinanziato le misure di sostegno per:
- Lavoratori dipendenti da imprese in crisi
- Lavoratori in mobilità in deroga
- Lavoratori già beneficiari di CIGS o NASpI in scadenza
Queste misure si rivolgono esclusivamente a chi opera in territori riconosciuti come aree di crisi industriale complessa, colpiti da gravi recessioni industriali, perdita di occupazione e processi di deindustrializzazione.
Cosa prevede il decreto
Il decreto 989/2025 definisce:
- Le risorse disponibili per ciascuna area
- I criteri per l’accesso alle prestazioni
- Le modalità e tempistiche per la presentazione delle domande
Le prestazioni previste comprendono CIGS in deroga, mobilità in deroga e proroghe per i trattamenti di disoccupazione, a seconda della situazione del lavoratore e dell’impresa.
La legge di Bilancio 2025 stanzia le seguenti risorse finanziarie:

Come presentare domanda
Per accedere al beneficio, le aziende e i lavoratori devono seguire la procedura indicata nella sezione dedicata sul sito del Ministero del Lavoro, alla pagina “CIGS Aree Crisi Industriale Complessa”. Lì sono disponibili:
- Le istruzioni operative
- Il decreto di ripartizione delle risorse 2025
- I moduli da utilizzare per la domanda
La trasmissione delle istanze avviene tramite i canali telematici previsti da INPS e Regioni.
Quali sono le Aree di crisi industriale complessa
Abruzzo
- Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno
Basilicata
- Melfi – Potenza – Rionero in Vulture (43 Comuni, poi ampliati a 49)
Campania
- Poli industriali di:
- Acerra-Marcianise-Airola
- Torre Annunziata-Castellammare
- Battipaglia-Solofra
(24 Comuni in 9 SLL)
Friuli Venezia Giulia
- Trieste (Comuni: Trieste, Muggia, San Dorligo della Valle)
Lazio
- Rieti (44 Comuni)
- Frosinone (46 Comuni: 37 in provincia di Frosinone, 9 in provincia di Roma)
Liguria
- Savona (Comuni del SLL di Cairo Montenotte + Vado Ligure, Quiliano, Villanova d’Albenga)
Marche
- Val Vibrata – Valle del Tronto – Piceno (53 Comuni: 40 Marche, 13 Abruzzo)
- Distretto Fermano-Maceratese (42 Comuni: 32 Fermo, 9 Macerata, 1 Ascoli Piceno)
- Aree colpite dalla crisi del Gruppo A. Merloni
Molise
- Venafro, Bojano e Campochiaro
Piemonte
- Torino (112 Comuni)
Puglia
- Taranto
Sardegna
- Porto Torres (Comuni: Porto Torres, Sassari)
- Portovesme (23 Comuni nella Provincia del Sud Sardegna)
Sicilia
- Termini Imerese
- Gela (23 Comuni nei SLL di Gela, Mazzarino, Vittoria, Caltagirone, Riesi, Caltanissetta, Piazza Armerina)
Toscana
- Piombino
- Livorno (Comuni: Livorno, Collesalvetti, Rosignano Marittimo)
Umbria
- Terni – Narni (Comuni: Acquasparta, Amelia, Arrone, Avigliano Umbro, Calvi dell’Umbria, Ferentillo, Giove, Lugnano in Teverina, Montecastrilli, Montefranco, Narni, Otricoli, Penna in Teverina, Polino, San Gemini, Stroncone, Terni, Configni)
- Aree colpite dalla crisi del Gruppo A. Merloni
Veneto
- Venezia (Comune di Venezia)


